Gli anni Venti, i pneumatici e le ruote delle vittorie
Centocinquanta anni fa, nel 1872 a Milano, nasce la G.B. Pirelli & C., che rapidamente si afferma in tutti i settori di applicazione della gomma elastica: articoli tecnici e di consumo, cavi, pneumatici. Nel 1902 è la prima impresa in Italia ad avviare uno sviluppo produttivo all’estero. Il 22 aprile 1922, sempre a Milano, Carlo Borrani ed Ettore Ambrosetti costituiscono la società Italiana Rudge Whitworth per la produzione di ruote metalliche a raggi, su licenza della casa inglese detentrice del brevetto di un rapido sistema di montaggio. Grazie a questo e alla leggerezza del cerchio a raggi, le ruote Rudge Whitworth suscitano rapidamente l’interesse delle più importanti case auto del tempo, soprattutto nell’ambito delle competizioni sportive.
È qui che le strade di Borrani e di Pirelli si incontrano. In quel 1922 la Pirelli, già attiva da 50 anni e con una solida espansione a livello internazionale, lancia sul mercato un’innovazione tecnologica destinata a diffondersi rapidamente nel mondo sportivo: è il pneumatico Cord, caratterizzato dall’utilizzo nella carcassa di un tessuto gommato senza trama costituito del solo ordito di cordoncini gommati. Eliminando il problema dell’attrito tra le cordicelle del normale tessuto, il pneumatico Cord offre resistenza e durata superiori rispetto al pneumatico “tradizionale”. Nel 1924 si aggiunge la versione Superflex, che dimezza la pressione di gonfiaggio, e aumentando la larghezza del pneumatico, garantisce un maggiore comfort. Come si legge in un pieghevole pubblicitario del 1924 conservato nel nostro Archivio Storico, la versione Superflex a bassa pressione viene fornita già completa di cerchio per auto Fiat 501 e 502, Ansaldo, OM 4 cilindri, Bianchi 18 e Ford: il cerchio è Rudge Whitworth. Pirelli e Borrani conquistano così in breve tempo tutte le auto da corsa e da strada di lusso.
Alla ripresa delle competizioni automobilistiche dopo la guerra, si aggiudicano numerose vittorie con auto Fiat e Alfa Romeo, e i prodotti si guadagnano l’appellativo di pneumatico e ruota “delle vittorie”. Nel 1924 le vetture Alfa Romeo – che si affacciano proprio quell’anno al mondo del Grand Prix con la gloriosa P2 – trionfano al Gran Premio d’Europa di Lione. L’anno seguente, sulla pista di Monza, l’Alfa si aggiudica il Campionato del mondo con la leggendaria vittoria di Gastone Brilli-Peri.
Centocinquanta anni fa, nel 1872 a Milano, nasce la G.B. Pirelli & C., che rapidamente si afferma in tutti i settori di applicazione della gomma elastica: articoli tecnici e di consumo, cavi, pneumatici. Nel 1902 è la prima impresa in Italia ad avviare uno sviluppo produttivo all’estero. Il 22 aprile 1922, sempre a Milano, Carlo Borrani ed Ettore Ambrosetti costituiscono la società Italiana Rudge Whitworth per la produzione di ruote metalliche a raggi, su licenza della casa inglese detentrice del brevetto di un rapido sistema di montaggio. Grazie a questo e alla leggerezza del cerchio a raggi, le ruote Rudge Whitworth suscitano rapidamente l’interesse delle più importanti case auto del tempo, soprattutto nell’ambito delle competizioni sportive.
È qui che le strade di Borrani e di Pirelli si incontrano. In quel 1922 la Pirelli, già attiva da 50 anni e con una solida espansione a livello internazionale, lancia sul mercato un’innovazione tecnologica destinata a diffondersi rapidamente nel mondo sportivo: è il pneumatico Cord, caratterizzato dall’utilizzo nella carcassa di un tessuto gommato senza trama costituito del solo ordito di cordoncini gommati. Eliminando il problema dell’attrito tra le cordicelle del normale tessuto, il pneumatico Cord offre resistenza e durata superiori rispetto al pneumatico “tradizionale”. Nel 1924 si aggiunge la versione Superflex, che dimezza la pressione di gonfiaggio, e aumentando la larghezza del pneumatico, garantisce un maggiore comfort. Come si legge in un pieghevole pubblicitario del 1924 conservato nel nostro Archivio Storico, la versione Superflex a bassa pressione viene fornita già completa di cerchio per auto Fiat 501 e 502, Ansaldo, OM 4 cilindri, Bianchi 18 e Ford: il cerchio è Rudge Whitworth. Pirelli e Borrani conquistano così in breve tempo tutte le auto da corsa e da strada di lusso.
Alla ripresa delle competizioni automobilistiche dopo la guerra, si aggiudicano numerose vittorie con auto Fiat e Alfa Romeo, e i prodotti si guadagnano l’appellativo di pneumatico e ruota “delle vittorie”. Nel 1924 le vetture Alfa Romeo – che si affacciano proprio quell’anno al mondo del Grand Prix con la gloriosa P2 – trionfano al Gran Premio d’Europa di Lione. L’anno seguente, sulla pista di Monza, l’Alfa si aggiudica il Campionato del mondo con la leggendaria vittoria di Gastone Brilli-Peri.