Da fine Ottocento agli anni Ottanta: i pavimenti resilienti Pirelli, un prodotto tra funzionalità e design
A fine Ottocento, tra le molteplici applicazioni della gomma nella vita quotidiana figura anche il suo utilizzo per tappeti e pavimenti. Tappeti di gomma elastica per pedane, carrozze, ingressi, compaiono nel primo catalogo generale della Pirelli del 1886, illustrato, proprio per quanto riguarda i tappeti, dalle litografie del pittore e incisore Giuseppe Barberis. Il primo catalogo per pavimenti e piastrelle presente nel nostro Archivio Storico è datato invece 1912. «Il pavimento in gomma ha caratteristiche che lo rendono unico: estremamente resistente e durevole, grazie alla sua superficie liscia è facilmente lavabile e non trattiene polvere; elastico e morbido, attutisce i rumori e la varietà di colori e di decorazioni che si possono ottenere ne fa un prodotto adatto a rispondere a ogni esigenza di stile e di arredamento». Grazie a queste caratteristiche – si legge nel catalogo del 1912 – questo prodotto trova molto favore in Inghilterra e negli Stati Uniti “dove viene prescelto come pavimento di lusso non solamente a bordo dei transatlantici, nelle sale delle maggiori amministrazioni e nei vagoni letto, ma anche nelle chiese, nei clubs, negli uffici pubblici, nei caffè”.
Tra i transatlantici a utilizzare questo tipo di pavimento c’è il principessa Mafalda, uno dei più grandi piroscafi mai costruito per il Lloyd Italiano, varato nel 1908, passato alla storia come il “Titanic italiano”, a causa del tragico affondamento al largo del Brasile avvento nel 1927. Sin dal 1898 la Pirelli affianca alla produzione dei pavimenti in gomma anche quella dei pavimenti in un materiale sintetico ottenuto tramite trattamento dell’olio di lino, dalle caratteristiche di elasticità e impermeabilità simili a quelle della gomma: il linoleum. Dopo aver rilevato infatti lo stabilimento di una ditta concorrente a Narni, in provincia di Terni, nel 1898 la Pirelli lo destina alla produzione di questo materiale e costituisce la Società del Linoleum. Tra i principali clienti dei pavimenti in gomma e linoleum vi sono la Regia Marina e le Ferrovie dello Stato, a cui Pirelli fornisce la pavimentazione per navi e treni. Negli anni Venti e Trenta del Novecento si registra un vero e proprio boom delle vendite di questi pavimenti, che per la loro igienicità e facilità di pulitura si impongono in ospedali e cliniche, e grazie alle qualità acustiche vengono utilizzati anche per la pavimentazione di banche, uffici, teatri, tra cui, a Milano, le succursali della Banca Popolare di Novara e del Banco di Napoli, il Palazzo della Borsa disegnato dall’architetto Paolo Mezzanotte, il Teatro Lirico. Negli stessi anni, quando in entrambe le società si strutturano gli uffici dedicati alla Propaganda – proprio alla Società del Linoleum nei primi anni Trenta il poeta ingegnere Leonardo Sinisgalli fa la sua prima esperienza in un’impresa – si assiste a un notevole investimento pubblicitario nel settore degli articoli vari. Con la pubblicità dei pavimenti si cimentano cartellonisti di fama come Leonetto Cappiello, Nino Nanni e Aldo Mazza, che nel 1928 realizza la pubblicità dei pavimenti in gomma, di cui conserviamo il bozzetto originale nel nostro Archivio Storico: un bambino rovescia la cioccolata sul pavimento, ma “niente di male” recita lo slogan, “è un pavimento di gomma!”.
A partire dagli anni Cinquanta la gamma dei pavimenti “resilienti” si allarga con l’utilizzo di nuovi materiali sintetici quali vinile, resivite, prealino, laminati in fibra di vetro e poliestere. Continua anche la produzione dei pavimenti in linoleum, fino al 1974, e in gomma. Quello nero “a bolli” viene scelto da Franco Albini e Bob Noorda per l’allestimento della Metropolitana Milanese nel 1963, diventandone un’icona di design e funzionalità.
A fine Ottocento, tra le molteplici applicazioni della gomma nella vita quotidiana figura anche il suo utilizzo per tappeti e pavimenti. Tappeti di gomma elastica per pedane, carrozze, ingressi, compaiono nel primo catalogo generale della Pirelli del 1886, illustrato, proprio per quanto riguarda i tappeti, dalle litografie del pittore e incisore Giuseppe Barberis. Il primo catalogo per pavimenti e piastrelle presente nel nostro Archivio Storico è datato invece 1912. «Il pavimento in gomma ha caratteristiche che lo rendono unico: estremamente resistente e durevole, grazie alla sua superficie liscia è facilmente lavabile e non trattiene polvere; elastico e morbido, attutisce i rumori e la varietà di colori e di decorazioni che si possono ottenere ne fa un prodotto adatto a rispondere a ogni esigenza di stile e di arredamento». Grazie a queste caratteristiche – si legge nel catalogo del 1912 – questo prodotto trova molto favore in Inghilterra e negli Stati Uniti “dove viene prescelto come pavimento di lusso non solamente a bordo dei transatlantici, nelle sale delle maggiori amministrazioni e nei vagoni letto, ma anche nelle chiese, nei clubs, negli uffici pubblici, nei caffè”.
Tra i transatlantici a utilizzare questo tipo di pavimento c’è il principessa Mafalda, uno dei più grandi piroscafi mai costruito per il Lloyd Italiano, varato nel 1908, passato alla storia come il “Titanic italiano”, a causa del tragico affondamento al largo del Brasile avvento nel 1927. Sin dal 1898 la Pirelli affianca alla produzione dei pavimenti in gomma anche quella dei pavimenti in un materiale sintetico ottenuto tramite trattamento dell’olio di lino, dalle caratteristiche di elasticità e impermeabilità simili a quelle della gomma: il linoleum. Dopo aver rilevato infatti lo stabilimento di una ditta concorrente a Narni, in provincia di Terni, nel 1898 la Pirelli lo destina alla produzione di questo materiale e costituisce la Società del Linoleum. Tra i principali clienti dei pavimenti in gomma e linoleum vi sono la Regia Marina e le Ferrovie dello Stato, a cui Pirelli fornisce la pavimentazione per navi e treni. Negli anni Venti e Trenta del Novecento si registra un vero e proprio boom delle vendite di questi pavimenti, che per la loro igienicità e facilità di pulitura si impongono in ospedali e cliniche, e grazie alle qualità acustiche vengono utilizzati anche per la pavimentazione di banche, uffici, teatri, tra cui, a Milano, le succursali della Banca Popolare di Novara e del Banco di Napoli, il Palazzo della Borsa disegnato dall’architetto Paolo Mezzanotte, il Teatro Lirico. Negli stessi anni, quando in entrambe le società si strutturano gli uffici dedicati alla Propaganda – proprio alla Società del Linoleum nei primi anni Trenta il poeta ingegnere Leonardo Sinisgalli fa la sua prima esperienza in un’impresa – si assiste a un notevole investimento pubblicitario nel settore degli articoli vari. Con la pubblicità dei pavimenti si cimentano cartellonisti di fama come Leonetto Cappiello, Nino Nanni e Aldo Mazza, che nel 1928 realizza la pubblicità dei pavimenti in gomma, di cui conserviamo il bozzetto originale nel nostro Archivio Storico: un bambino rovescia la cioccolata sul pavimento, ma “niente di male” recita lo slogan, “è un pavimento di gomma!”.
A partire dagli anni Cinquanta la gamma dei pavimenti “resilienti” si allarga con l’utilizzo di nuovi materiali sintetici quali vinile, resivite, prealino, laminati in fibra di vetro e poliestere. Continua anche la produzione dei pavimenti in linoleum, fino al 1974, e in gomma. Quello nero “a bolli” viene scelto da Franco Albini e Bob Noorda per l’allestimento della Metropolitana Milanese nel 1963, diventandone un’icona di design e funzionalità.