La grafica e la tecnologia di Pirelli in mostra al Guggenheim Museum di Bilbao
Fondazione Pirelli partecipa alla mostra Motion. Autos, Art, Architecture, dall’8 aprile al 18 settembre 2022 al Guggenheim Museum di Bilbao. L’esposizione, curata da Lord Norman Foster, Manuel Cirauqui e Lekha Hileman Waitoller, celebra la dimensione artistica dell’automobile, ripercorrendone la storia in relazione ai campi della pittura, della scultura, del design, dell’architettura, della fotografia e del cinema.
Un vasto percorso espositivo che si snoda attraverso cinque tematiche principali, a guidare l’impostazione cronologica della mostra: Beginnings, Sculptures, Popularising, Sporting, Visionaries, Americana e Future. Circa 40 modelli di autovetture e oltre 300 opere tra dipinti, sculture di grandi artisti, fotografie e documenti audiovisivi, quaderni di schizzi, oltre ai modelli di alcuni dei più influenti architetti e designer del secolo scorso. Tra queste opere anche bozzetti originali di storiche pubblicità per pneumatici Pirelli, tutti datati tra gli anni Cinquanta e Sessanta e provenienti dalla Fondazione, che testimoniano l’alto livello qualitativo e innovativo raggiunto dall’azienda nel campo della comunicazione visiva. Le creazioni grafiche dei grandi maestri del design italiano e internazionale, come Pavel Micheal Engelmann, Alan Fletcher, Ezio Bonini, Armando Testa, solo per citarne alcuni, dialogano con le autovetture nella sala dedicata allo Sporting.
Qui si raccontano gli anni del Boom economico del dopoguerra e le nuove esigenze tecniche delle corse di Formula 1 che hanno portato le automobili a un notevole sviluppo tecnologico ed estetico, e a un successivo ampliamento del mercato delle auto sportive, nel cui design, per soddisfare la fantasia di velocità e avventura, convergono arte e moda. Le automobili sono ritratte come oggetti di culto da artisti come Andy Warhol e da scenografi come Ken Adam. Gli esempi più emblematici sono diventati immagini potenti sul grande schermo, emulando le celebrità delle star di Hollywood. Anche Pirelli partecipa a queste profonde trasformazioni sociali e culturali e le opere grafiche del nostro Archivio Storico, esposte in mostra accanto a una fotografia del Grattacielo Pirelli – primo headquarters dell’azienda, progettato dall’architetto Gio Ponti, mostrano l’importante ruolo culturale e tecnologico ricoperto in quegli anni dalla Pirelli.
Fondazione Pirelli partecipa alla mostra Motion. Autos, Art, Architecture, dall’8 aprile al 18 settembre 2022 al Guggenheim Museum di Bilbao. L’esposizione, curata da Lord Norman Foster, Manuel Cirauqui e Lekha Hileman Waitoller, celebra la dimensione artistica dell’automobile, ripercorrendone la storia in relazione ai campi della pittura, della scultura, del design, dell’architettura, della fotografia e del cinema.
Un vasto percorso espositivo che si snoda attraverso cinque tematiche principali, a guidare l’impostazione cronologica della mostra: Beginnings, Sculptures, Popularising, Sporting, Visionaries, Americana e Future. Circa 40 modelli di autovetture e oltre 300 opere tra dipinti, sculture di grandi artisti, fotografie e documenti audiovisivi, quaderni di schizzi, oltre ai modelli di alcuni dei più influenti architetti e designer del secolo scorso. Tra queste opere anche bozzetti originali di storiche pubblicità per pneumatici Pirelli, tutti datati tra gli anni Cinquanta e Sessanta e provenienti dalla Fondazione, che testimoniano l’alto livello qualitativo e innovativo raggiunto dall’azienda nel campo della comunicazione visiva. Le creazioni grafiche dei grandi maestri del design italiano e internazionale, come Pavel Micheal Engelmann, Alan Fletcher, Ezio Bonini, Armando Testa, solo per citarne alcuni, dialogano con le autovetture nella sala dedicata allo Sporting.
Qui si raccontano gli anni del Boom economico del dopoguerra e le nuove esigenze tecniche delle corse di Formula 1 che hanno portato le automobili a un notevole sviluppo tecnologico ed estetico, e a un successivo ampliamento del mercato delle auto sportive, nel cui design, per soddisfare la fantasia di velocità e avventura, convergono arte e moda. Le automobili sono ritratte come oggetti di culto da artisti come Andy Warhol e da scenografi come Ken Adam. Gli esempi più emblematici sono diventati immagini potenti sul grande schermo, emulando le celebrità delle star di Hollywood. Anche Pirelli partecipa a queste profonde trasformazioni sociali e culturali e le opere grafiche del nostro Archivio Storico, esposte in mostra accanto a una fotografia del Grattacielo Pirelli – primo headquarters dell’azienda, progettato dall’architetto Gio Ponti, mostrano l’importante ruolo culturale e tecnologico ricoperto in quegli anni dalla Pirelli.