La luce in fabbrica: il Polo industriale Pirelli di Settimo Torinese
Nato a fine anni Cinquanta per rifornire di pneumatici e accessori la vicina Fiat, dal 2011 lo stabilimento di Settimo Torinese è uno dei poli produttivi più avanzati del Gruppo Pirelli dal punto di vista tecnologico e ambientale. Esteso su una area di 250.000 mq, con una capacità produttiva di 3,5 milioni di pneumatici all’anno, Settimo Torinese è un emblema della fabbrica 4.0, grazie alla digitalizzazione del processo produttivo e al sistema Next Mirs, una linea di produzione completamente robotizzata, dalla estrema flessibilità, in grado di produrre pneumatici ad alto contenuto tecnologico per soddisfare le specifiche esigenze di ogni costruttore. Anche dal punto di vista della sostenibilità, del rispetto per l’ambiente e della cura per la persona il Polo rappresenta un’eccellenza. Al Polo per la prima volta la luce entra in una fabbrica di pneumatici, persino nei luoghi che dovrebbero restare bui, come la sala mescole. Una speciale copertura dell’edificio in grado di filtrare la luce naturale consente infatti di illuminare gli ambienti bloccando i raggi del sole.
La luce inonda anche la Spina, il corpo centrale posto al centro dei due settori dello stabilimento e progettata dall’architetto Renzo Piano: un edificio di andamento rettilineo lungo 400 metri “formato da dodici corpi di fabbrica in carpenteria metallica sollevati da terra, anelli di una collana rilegati da una lunga passerella vetrata in quota che li attraversa” – si legge sul sito della Fondazione Renzo Piano – e collegato allo stabilimento, da una parte e dall’altra, da camminamenti coperti. La Spina, che ospita gli uffici e la Direzione della fabbrica, la biblioteca, la sala mensa, i locali adibiti a spogliatoi, risponde ai più avanzati criteri di sostenibilità e pone al centro le persone: dal sistema di illuminazione naturale a quello di isolamento termico, dagli spazi di aggregazione e incontro alla particolare cura per la progettazione del suo inserimento paesaggistico. La copertura della Spina è un elemento complesso e tecnologicamente avanzato: controlla l’irraggiamento solare, alloggia pannelli fotovoltaici e solari termici e presenta ai lati degli elementi frangisole permeabili all’acqua, nelle zone sopra gli alberi. Lungo la Spina corre infatti un viale alberato ornato da circa 450 ciliegi, ai quali si aggiungono ampi spazi verdi vicino ai parcheggi e il rimboschimento dei lati sud, est e ovest dello stabilimento con varie specie di pioppi.
Nato a fine anni Cinquanta per rifornire di pneumatici e accessori la vicina Fiat, dal 2011 lo stabilimento di Settimo Torinese è uno dei poli produttivi più avanzati del Gruppo Pirelli dal punto di vista tecnologico e ambientale. Esteso su una area di 250.000 mq, con una capacità produttiva di 3,5 milioni di pneumatici all’anno, Settimo Torinese è un emblema della fabbrica 4.0, grazie alla digitalizzazione del processo produttivo e al sistema Next Mirs, una linea di produzione completamente robotizzata, dalla estrema flessibilità, in grado di produrre pneumatici ad alto contenuto tecnologico per soddisfare le specifiche esigenze di ogni costruttore. Anche dal punto di vista della sostenibilità, del rispetto per l’ambiente e della cura per la persona il Polo rappresenta un’eccellenza. Al Polo per la prima volta la luce entra in una fabbrica di pneumatici, persino nei luoghi che dovrebbero restare bui, come la sala mescole. Una speciale copertura dell’edificio in grado di filtrare la luce naturale consente infatti di illuminare gli ambienti bloccando i raggi del sole.
La luce inonda anche la Spina, il corpo centrale posto al centro dei due settori dello stabilimento e progettata dall’architetto Renzo Piano: un edificio di andamento rettilineo lungo 400 metri “formato da dodici corpi di fabbrica in carpenteria metallica sollevati da terra, anelli di una collana rilegati da una lunga passerella vetrata in quota che li attraversa” – si legge sul sito della Fondazione Renzo Piano – e collegato allo stabilimento, da una parte e dall’altra, da camminamenti coperti. La Spina, che ospita gli uffici e la Direzione della fabbrica, la biblioteca, la sala mensa, i locali adibiti a spogliatoi, risponde ai più avanzati criteri di sostenibilità e pone al centro le persone: dal sistema di illuminazione naturale a quello di isolamento termico, dagli spazi di aggregazione e incontro alla particolare cura per la progettazione del suo inserimento paesaggistico. La copertura della Spina è un elemento complesso e tecnologicamente avanzato: controlla l’irraggiamento solare, alloggia pannelli fotovoltaici e solari termici e presenta ai lati degli elementi frangisole permeabili all’acqua, nelle zone sopra gli alberi. Lungo la Spina corre infatti un viale alberato ornato da circa 450 ciliegi, ai quali si aggiungono ampi spazi verdi vicino ai parcheggi e il rimboschimento dei lati sud, est e ovest dello stabilimento con varie specie di pioppi.