Bruno Munari, il Maestro del Design in mostra a Verona.
Una grande firma per Pirelli
Inaugura il 12 ottobre 2023 negli spazi espositivi de “La Rotonda” di Verona – ex Stazione Frigorifera Specializzata degli anni Trenta recentemente ristrutturata dall’architetto Mario Botta – la mostra “Bruno Munari. La leggerezza dell’arte”, organizzata da Eataly Art House (E.ART.H.), con la curatela scientifica di Alberto Salvadori e Luca Zaffarano, e con la collaborazione dell’Associazione Bruno Munari e della Repetto Gallery.
Il percorso allestitivo, che sarà aperto al pubblico dal 13 ottobre 2023 al 31 marzo 2024, ripercorre le principali sperimentazioni di Munari, e sarà suddiviso in sezioni tematiche, con l’obiettivo di documentare i processi creativi e i temi centrali della sua opera. Dalle origini futuriste alle sperimentazioni dadaiste, fino alla grafica e all’editoria, con un focus sulle ricerche di Munari sull’utilizzo della luce e la costruzione di ambienti.
Ci saranno anche i materiali del nostro Archivio Storico ideati, progettati e firmati dal grande artista milanese: cartelli vetrina, copertine e articoli della Rivista Pirelli, e la celebre Scimmietta Zizì. Designer, artista, scrittore, Bruno Munari (Milano 1907 – 1998), collabora con la Pirelli a partire dal 1949 sia firmando campagne pubblicitarie per diversi prodotti dell’azienda, come gli impermeabili e le suole Coria – il cui celebre manifesto è nella collezione permanente del MoMA di New York – sia nella progettazione di giocattoli in gommapiuma armata. Sono il gatto Meo Romeo e poi la scimmietta Zizì della linea Pirelli “Pigomma”, di cui Munari è direttore artistico, che nel 1954 vincerà la prima edizione del Compasso d’Oro. La giuria motiverà così la scelta: «Normalmente i giocattoli sono delle riduzioni “veristiche” o infantilizzate di mezzi meccanici, o imitazioni egualmente veristiche, o infantilisticamente ironizzate, di animali o di figure umane. […] Questo giocattolo appartiene ad una categoria elevata, che l’ha fatto oggetto di un interesse intellettuale». Munari otterrà l’ambito riconoscimento anche l’anno successivo, nel 1955, e poi ancora nel 1979. I suoi giocattoli sono protagonisti anche sulle pagine della Rivista Pirelli, come nella favola “C’era una volta un re…” o “Il gatto di gommapiuma ha i baffi di nailon”, début editoriale del gatto Meo Romeo che rivela già molti aspetti della poetica del Maestro Munari: “Per me, devo dirlo, è un piacere ideare e seguire la costruzione di libri o di giocattoli per bambini. I bambini sono un pubblico ideale, sanno quello che vogliono, non hanno preconcetti, se una cosa non gli piace lo dicono subito senza tanti complimenti. Se anche gli uomini fossero così sarebbero semplificati molti rapporti”.
Per l’azienda Munari curerà anche alcuni allestimenti fieristici, come quello per il padiglione delle Materie Plastiche alla Fiera di Milano del 1954, fino al 1956, anno in cui si chiude la collaborazione con l’artista, uno dei massimi protagonisti del design del Novecento.
Inaugura il 12 ottobre 2023 negli spazi espositivi de “La Rotonda” di Verona – ex Stazione Frigorifera Specializzata degli anni Trenta recentemente ristrutturata dall’architetto Mario Botta – la mostra “Bruno Munari. La leggerezza dell’arte”, organizzata da Eataly Art House (E.ART.H.), con la curatela scientifica di Alberto Salvadori e Luca Zaffarano, e con la collaborazione dell’Associazione Bruno Munari e della Repetto Gallery.
Il percorso allestitivo, che sarà aperto al pubblico dal 13 ottobre 2023 al 31 marzo 2024, ripercorre le principali sperimentazioni di Munari, e sarà suddiviso in sezioni tematiche, con l’obiettivo di documentare i processi creativi e i temi centrali della sua opera. Dalle origini futuriste alle sperimentazioni dadaiste, fino alla grafica e all’editoria, con un focus sulle ricerche di Munari sull’utilizzo della luce e la costruzione di ambienti.
Ci saranno anche i materiali del nostro Archivio Storico ideati, progettati e firmati dal grande artista milanese: cartelli vetrina, copertine e articoli della Rivista Pirelli, e la celebre Scimmietta Zizì. Designer, artista, scrittore, Bruno Munari (Milano 1907 – 1998), collabora con la Pirelli a partire dal 1949 sia firmando campagne pubblicitarie per diversi prodotti dell’azienda, come gli impermeabili e le suole Coria – il cui celebre manifesto è nella collezione permanente del MoMA di New York – sia nella progettazione di giocattoli in gommapiuma armata. Sono il gatto Meo Romeo e poi la scimmietta Zizì della linea Pirelli “Pigomma”, di cui Munari è direttore artistico, che nel 1954 vincerà la prima edizione del Compasso d’Oro. La giuria motiverà così la scelta: «Normalmente i giocattoli sono delle riduzioni “veristiche” o infantilizzate di mezzi meccanici, o imitazioni egualmente veristiche, o infantilisticamente ironizzate, di animali o di figure umane. […] Questo giocattolo appartiene ad una categoria elevata, che l’ha fatto oggetto di un interesse intellettuale». Munari otterrà l’ambito riconoscimento anche l’anno successivo, nel 1955, e poi ancora nel 1979. I suoi giocattoli sono protagonisti anche sulle pagine della Rivista Pirelli, come nella favola “C’era una volta un re…” o “Il gatto di gommapiuma ha i baffi di nailon”, début editoriale del gatto Meo Romeo che rivela già molti aspetti della poetica del Maestro Munari: “Per me, devo dirlo, è un piacere ideare e seguire la costruzione di libri o di giocattoli per bambini. I bambini sono un pubblico ideale, sanno quello che vogliono, non hanno preconcetti, se una cosa non gli piace lo dicono subito senza tanti complimenti. Se anche gli uomini fossero così sarebbero semplificati molti rapporti”.
Per l’azienda Munari curerà anche alcuni allestimenti fieristici, come quello per il padiglione delle Materie Plastiche alla Fiera di Milano del 1954, fino al 1956, anno in cui si chiude la collaborazione con l’artista, uno dei massimi protagonisti del design del Novecento.