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Sempione, il pneumatico “convenzionale” dell’Italia degli anni Sessanta

«Ogniqualvolta una nuova automobile viene lanciata sul mercato, si impone ai tecnici del pneumatico il compito non indifferente di creare la “sua” gomma, quella copertura cioè che soddisfi nel migliore dei modi le particolari esigenze della vettura». Con queste parole il periodico Fatti e Notizie annuncia l’ingresso sul mercato del pneumatico Sempione, appositamente progettato da Pirelli per la Fiat 1800, presentata al Salone di Ginevra il 12 marzo 1959. Siamo in pieno boom economico e l’Italia conosce una crescente motorizzazione dei trasporti, di cui Fiat e Pirelli sono protagoniste, con l’immissione sul mercato di vetture utilitarie e con iniziative come la realizzazione dell’Autostrada del Sole. Alla progressiva segmentazione del mercato automobilistico Pirelli risponde ampliando il suo catalogo: a partire dallo Stelvio, lanciato nel 1951, nascono nuovi modelli, “personalizzati” con nomi attentamente scelti a seconda delle caratteristiche tecniche e di impiego. Oltre al CINTURATO, primo pneumatico radiale di casa Pirelli con una cintura di tessuto posta al di sotto del battistrada, prosegue la serie dei modelli convenzionali dedicati ai passi alpini: Cisa per Fiat 500 (1955), Rolle per Fiat «600» (1955) e «nuova 500» (1957).  Nel 1959 è la volta del Sempione per Fiat 1800. Per l’auto con motore a 6 cilindri e 85 cavalli, definita proprio a Ginevra “la vettura del MEC”,  che nel nuovo mercato comune nulla ha da invidiare alla concorrenza straniera quanto a “praticità, eleganza, economia di esercizio e di prezzo” – recitano i cinegiornali dell’epoca – Pirelli realizza un pneumatico con battistrada a 5 cordoni longitudinali muniti di numerosi e sottilissimi intagli “che assicurano capacità di presa in tutte le direzioni e un’ottima azione frenante”.

Così nel corso degli anni Sessanta, mentre il CINTURATO Pirelli, con la sua eccezionale tenuta alle alte velocità e in curva, sia sull’asciutto sia sul bagnato, si rivolge agli amanti delle auto sportive, con una grande diffusione internazionale, il “convenzionale” Sempione, resistente e confortevole, utilizzabile per ogni vettura, è protagonista di un successo di vendita, equipaggiando gran parte delle auto italiane.

Nel 1961 il Sempione risulta omologato anche per Fiat 1300/1500, 2100, 2300, per Innocenti Austin A40 e Ford Anglia. Un successo dovuto alle caratteristiche tecniche via via introdotte: la “spalla di sicurezza”, presentata nel 1962 al 44° Salone dell’Auto di Torino, che grazie al raccordo di tipo arrotondato tra fianco e battistrada aumenta la tenuta soprattutto in curva, in frenata e durante l’accelerazione; la carcassa in raion super 2, un filato di eccezionale robustezza appositamente prodotto da Pirelli; o ancora la particolare struttura dei cerchietti del tallone. Nel 1965 Sempione ha una vasta applicazione per Fiat 850 e nel 1967/68 viene rilanciato con la campagna “Sempione P” che è “Più pneumatico”: più aderente, più flessibile, più robusto, più sicuro e dunque il più venduto. Ma la tecnologia radiale sta per prendere il sopravvento e con essa le innovazioni provenienti dalle competizioni rally, che lanceranno Pirelli nel mondo delle alte prestazioni, dove è leader ancora oggi.

«Ogniqualvolta una nuova automobile viene lanciata sul mercato, si impone ai tecnici del pneumatico il compito non indifferente di creare la “sua” gomma, quella copertura cioè che soddisfi nel migliore dei modi le particolari esigenze della vettura». Con queste parole il periodico Fatti e Notizie annuncia l’ingresso sul mercato del pneumatico Sempione, appositamente progettato da Pirelli per la Fiat 1800, presentata al Salone di Ginevra il 12 marzo 1959. Siamo in pieno boom economico e l’Italia conosce una crescente motorizzazione dei trasporti, di cui Fiat e Pirelli sono protagoniste, con l’immissione sul mercato di vetture utilitarie e con iniziative come la realizzazione dell’Autostrada del Sole. Alla progressiva segmentazione del mercato automobilistico Pirelli risponde ampliando il suo catalogo: a partire dallo Stelvio, lanciato nel 1951, nascono nuovi modelli, “personalizzati” con nomi attentamente scelti a seconda delle caratteristiche tecniche e di impiego. Oltre al CINTURATO, primo pneumatico radiale di casa Pirelli con una cintura di tessuto posta al di sotto del battistrada, prosegue la serie dei modelli convenzionali dedicati ai passi alpini: Cisa per Fiat 500 (1955), Rolle per Fiat «600» (1955) e «nuova 500» (1957).  Nel 1959 è la volta del Sempione per Fiat 1800. Per l’auto con motore a 6 cilindri e 85 cavalli, definita proprio a Ginevra “la vettura del MEC”,  che nel nuovo mercato comune nulla ha da invidiare alla concorrenza straniera quanto a “praticità, eleganza, economia di esercizio e di prezzo” – recitano i cinegiornali dell’epoca – Pirelli realizza un pneumatico con battistrada a 5 cordoni longitudinali muniti di numerosi e sottilissimi intagli “che assicurano capacità di presa in tutte le direzioni e un’ottima azione frenante”.

Così nel corso degli anni Sessanta, mentre il CINTURATO Pirelli, con la sua eccezionale tenuta alle alte velocità e in curva, sia sull’asciutto sia sul bagnato, si rivolge agli amanti delle auto sportive, con una grande diffusione internazionale, il “convenzionale” Sempione, resistente e confortevole, utilizzabile per ogni vettura, è protagonista di un successo di vendita, equipaggiando gran parte delle auto italiane.

Nel 1961 il Sempione risulta omologato anche per Fiat 1300/1500, 2100, 2300, per Innocenti Austin A40 e Ford Anglia. Un successo dovuto alle caratteristiche tecniche via via introdotte: la “spalla di sicurezza”, presentata nel 1962 al 44° Salone dell’Auto di Torino, che grazie al raccordo di tipo arrotondato tra fianco e battistrada aumenta la tenuta soprattutto in curva, in frenata e durante l’accelerazione; la carcassa in raion super 2, un filato di eccezionale robustezza appositamente prodotto da Pirelli; o ancora la particolare struttura dei cerchietti del tallone. Nel 1965 Sempione ha una vasta applicazione per Fiat 850 e nel 1967/68 viene rilanciato con la campagna “Sempione P” che è “Più pneumatico”: più aderente, più flessibile, più robusto, più sicuro e dunque il più venduto. Ma la tecnologia radiale sta per prendere il sopravvento e con essa le innovazioni provenienti dalle competizioni rally, che lanceranno Pirelli nel mondo delle alte prestazioni, dove è leader ancora oggi.

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