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Pirelli al Salone di Ginevra: dalla Fiat 600 alla Lamborghini Miura

«Ogni qualvolta una nuova automobile viene lanciata sul mercato, si impone ai tecnici del pneumatico il compito non indifferente di creare la sua “gomma”, quella copertura cioè che soddisfi nel migliore dei modi le particolari esigenze della vettura» Inizia così un trafiletto pubblicato sull’house organ aziendale Fatti & Notizie del 1959 parlando del Salone di Ginevra, uno dei più importanti saloni dell’automobile che ha aperto per la prima volta i battenti nel 1905.

Per Pirelli, il Salone ha sempre rappresentato nuove sfide ma anche l’opportunità di presentare innovazione e tecnologia supportando i nuovi bisogni e anticipando i tempi. Al Salone dal 1929, Pirelli partecipa con tutta la gamma di pneumatici. Negli anni ’50 e poi ’60 Pirelli sarà protagonista al salone con modernissimi stand realizzati da famosi architetti e designer e con la presentazione di nuovi pneumatici. Al Salone del 1953 allo stand Pirelli viene montanta una macchina dimostrativa del comportamento dei pneumatici sulla strada, i movimenti sono accompagnati da un sonoro, appositamente inciso nelle due lingue italiano e francese. Nel 1954 è lo “Stelvio” che gira su installazione fissata su una base a specchio, sullo sfondo pannelli con indicazioni e fotografie sulle ultime vittorie conseguite nei campionati mondiali di auto e 4 pneumatici Pirelli montati sulla Ferrari di Umberto Maglioli utilizzata per la Carrera Messicana.

Nel 1955 per la Fiat 600, la “miglior piccola vettura economica a 4 posti” presentata al Salone, Pirelli studia e realizza appositamente il pneumatico “Rolle”. La copertina della rivista “Pirelli” di quell’anno è infatti proprio dedicata a Dante Giacosa, l’ingegnere progettista. Per la Fiat 1800 presentata al Salone del 1959 la Pirelli realizza invece il pneumatico “Sempione”, una copertura a 5 cordoni longitudinali, muniti di sottilissimi e numerosi intagli. Sempione, Rolle e Cinturato saranno i veri protagonisti della motorizzazione di massa durante il boom economico. Al 30° Salone dell’Auto di Ginevra del 1960 viene presentato il BS3, il penumatico con battistrada intercambiabile. E’ un’assoluta rivoluzione nel campo dei pneumatici: per quell’occasione viene allestito uno stand di 200mq su una lunghezza di 40 metri per consentire l’avvicendamento degli interessati alla dimostrazione di montaggio e smontaggio.

Nel 1967 un articolo apparso sulla Rivista Pirelli dal titolo “Ginevra degli autieri” parla dell’affermazione di un nuovo concetto di vettura: la macchina sportiva. Ginevra, che detta “la moda dell’anno”, ricalibra una nuova visione del viaggiare: dopo anni spesi ad avere una macchina sotto casa pronta per andare a fare la spesa ora la macchina la si usa per quello per cui era nata: viaggiare. Auto potenti e di design – la prima fu la Ford Mustang – fanno la loro comparsa ammirate dal pubblico. L’anno prima -nel 1966, esattamente 50 anni fa- Lamborghini presenta il prototipo della “Miura”, un capolavoro di macchina equipaggiato con pneumatici Pirelli. Ricorda lo stesso disegnatore Marcello Gandini che “a quell’epoca l’unico tipo di pneumatici disponibile per questo genere di vetture era il Pirelli 205/70-15”. L’anno dopo viene presentato prototipo “Marzal” realizzato da Bertone su meccanica Lamborghini 2000 naturalmente gommato Cinturato Pirelli. Una storia di grandi macchine e grandi pneumatici, eccellenza tecnologia e velocità che continua fino ad oggi.

«Ogni qualvolta una nuova automobile viene lanciata sul mercato, si impone ai tecnici del pneumatico il compito non indifferente di creare la sua “gomma”, quella copertura cioè che soddisfi nel migliore dei modi le particolari esigenze della vettura» Inizia così un trafiletto pubblicato sull’house organ aziendale Fatti & Notizie del 1959 parlando del Salone di Ginevra, uno dei più importanti saloni dell’automobile che ha aperto per la prima volta i battenti nel 1905.

Per Pirelli, il Salone ha sempre rappresentato nuove sfide ma anche l’opportunità di presentare innovazione e tecnologia supportando i nuovi bisogni e anticipando i tempi. Al Salone dal 1929, Pirelli partecipa con tutta la gamma di pneumatici. Negli anni ’50 e poi ’60 Pirelli sarà protagonista al salone con modernissimi stand realizzati da famosi architetti e designer e con la presentazione di nuovi pneumatici. Al Salone del 1953 allo stand Pirelli viene montanta una macchina dimostrativa del comportamento dei pneumatici sulla strada, i movimenti sono accompagnati da un sonoro, appositamente inciso nelle due lingue italiano e francese. Nel 1954 è lo “Stelvio” che gira su installazione fissata su una base a specchio, sullo sfondo pannelli con indicazioni e fotografie sulle ultime vittorie conseguite nei campionati mondiali di auto e 4 pneumatici Pirelli montati sulla Ferrari di Umberto Maglioli utilizzata per la Carrera Messicana.

Nel 1955 per la Fiat 600, la “miglior piccola vettura economica a 4 posti” presentata al Salone, Pirelli studia e realizza appositamente il pneumatico “Rolle”. La copertina della rivista “Pirelli” di quell’anno è infatti proprio dedicata a Dante Giacosa, l’ingegnere progettista. Per la Fiat 1800 presentata al Salone del 1959 la Pirelli realizza invece il pneumatico “Sempione”, una copertura a 5 cordoni longitudinali, muniti di sottilissimi e numerosi intagli. Sempione, Rolle e Cinturato saranno i veri protagonisti della motorizzazione di massa durante il boom economico. Al 30° Salone dell’Auto di Ginevra del 1960 viene presentato il BS3, il penumatico con battistrada intercambiabile. E’ un’assoluta rivoluzione nel campo dei pneumatici: per quell’occasione viene allestito uno stand di 200mq su una lunghezza di 40 metri per consentire l’avvicendamento degli interessati alla dimostrazione di montaggio e smontaggio.

Nel 1967 un articolo apparso sulla Rivista Pirelli dal titolo “Ginevra degli autieri” parla dell’affermazione di un nuovo concetto di vettura: la macchina sportiva. Ginevra, che detta “la moda dell’anno”, ricalibra una nuova visione del viaggiare: dopo anni spesi ad avere una macchina sotto casa pronta per andare a fare la spesa ora la macchina la si usa per quello per cui era nata: viaggiare. Auto potenti e di design – la prima fu la Ford Mustang – fanno la loro comparsa ammirate dal pubblico. L’anno prima -nel 1966, esattamente 50 anni fa- Lamborghini presenta il prototipo della “Miura”, un capolavoro di macchina equipaggiato con pneumatici Pirelli. Ricorda lo stesso disegnatore Marcello Gandini che “a quell’epoca l’unico tipo di pneumatici disponibile per questo genere di vetture era il Pirelli 205/70-15”. L’anno dopo viene presentato prototipo “Marzal” realizzato da Bertone su meccanica Lamborghini 2000 naturalmente gommato Cinturato Pirelli. Una storia di grandi macchine e grandi pneumatici, eccellenza tecnologia e velocità che continua fino ad oggi.

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