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Tra pinne e battelli pneumatici, la gomma è in vacanza con noi

Agosto 1950. Sulla rivista Pirelli n° 4 appare il fotoservizio di Federico Patellani La gomma in vacanza. “Si potrebbe dire che, mentre noi riposiamo, la gomma lavora”, commenta il fotografo. E’ tutto un trionfo “pneumatico” che, a partire dagli anni del boom economico, comincia a popolare le nostre vacanze. Il protagonista assoluto dell’estate è il battello pneumatico, che non è più il mezzo di soccorso per soldati dispersi o contadini alluvionati ma è ora la versione acquatica della motorizzazione di massa. Il Nautilus prodotto dalla pirelliana Azienda Seregno è inconfondibilmente arancione con scalmi e sedili blu. Il suo successore, verso gli anni Settanta, si chiamerà Laros e sarà un’icona di libertà, di rispetto per l’ambiente, di scoperta di baie e spiagge deserte. Per chi preferisce i tranquilli silenzi di un lago, invece, Pirelli propone la gamma di barche in vetroresina prodotte dall’Azienda Monza: Itaca, Ninfa, Levriero. A remi o a motore, leggere, facili da caricare sul tetto della Seicento o da trainare sull’apposito carrello.

Il materassino gonfiabile è un campione di adattabilità e trasformismo: adatto per la spiaggia come sotto la tenda da campeggio, “lasciando che i propri pensieri si mescolino al canto degli uccelli e ai richiami lontani”, come filosofeggia Patellani mostrando un piede calzato da scarponi da trekking dotati di suola in gomma Pirelli. Altra gomma iconica per l’idea di vacanza italiana: quella delle maschere, che con le pinne e il fucile da caccia subacquea -tutti a listino dell’Azienda Seregno- compone la triade classica cantata da Edoardo Vianello nel 1962. La maschera Pirelli per osservare la vita di scoglio trova una testimonial d’eccezione in Ingrid Bergman, iniziata alle scoperte subacquee dallo stesso Roberto Rossellini nel 1949, durante la lavorazione del film “Stromboli”. Anche Miss Svezia, d’altra parte, mostra allo stesso tempo di apprezzare le pinne Pirelli. Ormai un po’ in disuso, dopo anni e anni di successi “marittimi”, paiono invece le cuffie da bagno, oggetto, nei lontani anni Venti, di bozzetti pubblicitari che erano piccoli capolavori di art déco.

Ha poi il suo picco di popolarità negli anni Cinquanta il costume da bagno in tessuto elastico Lastex. Lo produce l’Azienda Pirelli Revere ed è indossato nientemeno che da Marilyn Monroe, sulle spiagge californiane del 1952. Per tutti, l’Azienda Seregno propone anche il respiratore ad aria compressa Tricheco con bombole intercambiabili da 10 litri, oltre alla boa segnasub in PVC completa di sagola e bandierina. E mentre i padri scendono nel mare profondo, mamme e bambini restano a riva a giocare con i coloratissimi palloni Pirelli: degli “evergreen” che non hanno mai smesso di rimbalzare di vacanza in vacanza, di decennio in decennio.

Agosto 1950. Sulla rivista Pirelli n° 4 appare il fotoservizio di Federico Patellani La gomma in vacanza. “Si potrebbe dire che, mentre noi riposiamo, la gomma lavora”, commenta il fotografo. E’ tutto un trionfo “pneumatico” che, a partire dagli anni del boom economico, comincia a popolare le nostre vacanze. Il protagonista assoluto dell’estate è il battello pneumatico, che non è più il mezzo di soccorso per soldati dispersi o contadini alluvionati ma è ora la versione acquatica della motorizzazione di massa. Il Nautilus prodotto dalla pirelliana Azienda Seregno è inconfondibilmente arancione con scalmi e sedili blu. Il suo successore, verso gli anni Settanta, si chiamerà Laros e sarà un’icona di libertà, di rispetto per l’ambiente, di scoperta di baie e spiagge deserte. Per chi preferisce i tranquilli silenzi di un lago, invece, Pirelli propone la gamma di barche in vetroresina prodotte dall’Azienda Monza: Itaca, Ninfa, Levriero. A remi o a motore, leggere, facili da caricare sul tetto della Seicento o da trainare sull’apposito carrello.

Il materassino gonfiabile è un campione di adattabilità e trasformismo: adatto per la spiaggia come sotto la tenda da campeggio, “lasciando che i propri pensieri si mescolino al canto degli uccelli e ai richiami lontani”, come filosofeggia Patellani mostrando un piede calzato da scarponi da trekking dotati di suola in gomma Pirelli. Altra gomma iconica per l’idea di vacanza italiana: quella delle maschere, che con le pinne e il fucile da caccia subacquea -tutti a listino dell’Azienda Seregno- compone la triade classica cantata da Edoardo Vianello nel 1962. La maschera Pirelli per osservare la vita di scoglio trova una testimonial d’eccezione in Ingrid Bergman, iniziata alle scoperte subacquee dallo stesso Roberto Rossellini nel 1949, durante la lavorazione del film “Stromboli”. Anche Miss Svezia, d’altra parte, mostra allo stesso tempo di apprezzare le pinne Pirelli. Ormai un po’ in disuso, dopo anni e anni di successi “marittimi”, paiono invece le cuffie da bagno, oggetto, nei lontani anni Venti, di bozzetti pubblicitari che erano piccoli capolavori di art déco.

Ha poi il suo picco di popolarità negli anni Cinquanta il costume da bagno in tessuto elastico Lastex. Lo produce l’Azienda Pirelli Revere ed è indossato nientemeno che da Marilyn Monroe, sulle spiagge californiane del 1952. Per tutti, l’Azienda Seregno propone anche il respiratore ad aria compressa Tricheco con bombole intercambiabili da 10 litri, oltre alla boa segnasub in PVC completa di sagola e bandierina. E mentre i padri scendono nel mare profondo, mamme e bambini restano a riva a giocare con i coloratissimi palloni Pirelli: degli “evergreen” che non hanno mai smesso di rimbalzare di vacanza in vacanza, di decennio in decennio.

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