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La P lunga oltre Manica

È di lunga data l’interesse di Pirelli per il Regno Unito. A partire dal fondatore Giovanni Battista Pirelli, che per il suo stabilimento in via Ponte Seveso a Milano acquista dei mescolatori per la gomma dalla Jos. Robinson & Co di Manchester, azienda leader nel settore. Da quel momento è un alternarsi di scambi di informazioni e suggestioni tra l’Italia e l’Inghilterra, tra Milano e poi Bicocca e Londra.

I viaggi dei Pirelli, poi dei loro più stretti collaboratori, si susseguono. Uno dei primi, come testimonia la relazione conservata nel nostro Archivio Storico, è di Alberto Pirelli, che tra il 29 novembre e il 5 dicembre 1909 esplora fabbriche e tecnologie locali e documenta la trasferta anche con lettere e telegrammi. A quel viaggio ne seguono numerosi altri, tutti raccontati con puntiglio da Alberto. E c’è un’idea ben precisa in mente: dare vita in Inghilterra a una serie di siti produttivi. “Abbiamo deciso” – dice Giovanni Battista Pirelli nel 1912 – “di erigere in Inghilterra uno stabilimento per la produzione di cavi sotterranei e conduttori elettrici in genere”. Dopo le esplorazioni, è l’inizio della presenza diretta dell’azienda. Si parte da un accordo con General Electric dal quale nasce, a Southampton, la Pirelli General Cable Work Ltd. Ma non si tratta solo di tecnologie da studiare e di stabilimenti da fondare.

Pirelli inizia presto anche a esportare prodotti. E non solo pneumatici. Come accade già a fine Ottocento con i tappeti di gomma elastica per pedane, carrozze, ingressi che vengono pubblicizzati nel primo catalogo generale dell’azienda del 1886. Prodotti che hanno molto successo oltre Manica. Nel primo catalogo per pavimenti e piastrelle datato 1912 si legge: “Il pavimento in gomma ha caratteristiche che lo rendono unico: estremamente resistente e durevole, grazie alla sua superficie liscia è facilmente lavabile e non trattiene polvere; elastico e morbido, attutisce i rumori e la varietà di colori e di decorazioni che si possono ottenere ne fa un prodotto adatto a rispondere a ogni esigenza di stile e di arredamento”.

Nel 1929 viene inaugurato lo stabilimento di Burton-on-Trent, luogo di produzione ma anche di sperimentazione. Nell’Archivio Storico è conservata una dettagliata relazione tecnica del 17 giugno 1938 inviata dalla “consorella Pirelli Ltd di Burton-on-Trent” circa le “prove con gomma plastificata eseguite”.

I pneumatici com’è naturale non vengono comunque dimenticati. Anche dal punto di vista della comunicazione. Sempre nell’Archivio sono conservate due fotografie del 1930 che raffigurano orgogliosamente un semi-pneumatico Pirelli montato su autobus “Leyland” a 26 posti di proprietà della Bishopston & Muston Motor Services Ltd di Swansea (Inghilterra), dopo un percorso di 100.000 miglia.

Ma il Regno Unito ha nella storia della comunicazione e del brand Pirelli un altro ruolo estremamente significativo. Nel 1964, infatti, la Pirelli UK Ltd dà vita a “The Cal”TM, il Calendario Pirelli: ormai un’icona della comunicazione d’impresa, che nasce come strumento di marketing per battere la concorrenza locale. “The Cal”TM diventa in breve tempo uno dei simboli dello stile Pirelli fatto di innovazione e modernità, di gusto e sfida. Qualcosa che accompagna l’azienda a livello globale fino ad oggi.

Appena un anno dopo “The Cal”TM nel 1965, a Eastleigh viene avviata la costruzione di uno stabilimento per produrre cavi ad alta tensione con le tecniche più moderne e, dopo altri tre anni, a Carlisle si inizia la produzione di pneumatici solo radiali.

Presenza alla quale prestano attenzione anche le istituzioni inglesi, a iniziare dalla Famiglia Reale. Nel 1929 il Principe di Galles visita gli stabilimenti di Burton on Trent: un evento testimoniato da un filmato conservato nell’Archivio che dà conto dell’attenzione del Principe alle lavorazioni condotte all’interno della fabbrica. Novant’anni dopo a Carlisle Carlo d’Inghilterra, il futuro re Carlo III, compie una analoga visita accompagnato da Marco Tronchetti Provera e ne apprezza l’alta tecnologia, con particolare attenzione agli aspetti legati all’ambiente e alla sostenibilità.

Tecnica d’eccellenza e ricerca, innovazione e diversificazione caratterizzano così i rapporti tra Pirelli  e l’Inghilterra: una storia lunga oltre un secolo, che oggi prosegue senza soste.

È di lunga data l’interesse di Pirelli per il Regno Unito. A partire dal fondatore Giovanni Battista Pirelli, che per il suo stabilimento in via Ponte Seveso a Milano acquista dei mescolatori per la gomma dalla Jos. Robinson & Co di Manchester, azienda leader nel settore. Da quel momento è un alternarsi di scambi di informazioni e suggestioni tra l’Italia e l’Inghilterra, tra Milano e poi Bicocca e Londra.

I viaggi dei Pirelli, poi dei loro più stretti collaboratori, si susseguono. Uno dei primi, come testimonia la relazione conservata nel nostro Archivio Storico, è di Alberto Pirelli, che tra il 29 novembre e il 5 dicembre 1909 esplora fabbriche e tecnologie locali e documenta la trasferta anche con lettere e telegrammi. A quel viaggio ne seguono numerosi altri, tutti raccontati con puntiglio da Alberto. E c’è un’idea ben precisa in mente: dare vita in Inghilterra a una serie di siti produttivi. “Abbiamo deciso” – dice Giovanni Battista Pirelli nel 1912 – “di erigere in Inghilterra uno stabilimento per la produzione di cavi sotterranei e conduttori elettrici in genere”. Dopo le esplorazioni, è l’inizio della presenza diretta dell’azienda. Si parte da un accordo con General Electric dal quale nasce, a Southampton, la Pirelli General Cable Work Ltd. Ma non si tratta solo di tecnologie da studiare e di stabilimenti da fondare.

Pirelli inizia presto anche a esportare prodotti. E non solo pneumatici. Come accade già a fine Ottocento con i tappeti di gomma elastica per pedane, carrozze, ingressi che vengono pubblicizzati nel primo catalogo generale dell’azienda del 1886. Prodotti che hanno molto successo oltre Manica. Nel primo catalogo per pavimenti e piastrelle datato 1912 si legge: “Il pavimento in gomma ha caratteristiche che lo rendono unico: estremamente resistente e durevole, grazie alla sua superficie liscia è facilmente lavabile e non trattiene polvere; elastico e morbido, attutisce i rumori e la varietà di colori e di decorazioni che si possono ottenere ne fa un prodotto adatto a rispondere a ogni esigenza di stile e di arredamento”.

Nel 1929 viene inaugurato lo stabilimento di Burton-on-Trent, luogo di produzione ma anche di sperimentazione. Nell’Archivio Storico è conservata una dettagliata relazione tecnica del 17 giugno 1938 inviata dalla “consorella Pirelli Ltd di Burton-on-Trent” circa le “prove con gomma plastificata eseguite”.

I pneumatici com’è naturale non vengono comunque dimenticati. Anche dal punto di vista della comunicazione. Sempre nell’Archivio sono conservate due fotografie del 1930 che raffigurano orgogliosamente un semi-pneumatico Pirelli montato su autobus “Leyland” a 26 posti di proprietà della Bishopston & Muston Motor Services Ltd di Swansea (Inghilterra), dopo un percorso di 100.000 miglia.

Ma il Regno Unito ha nella storia della comunicazione e del brand Pirelli un altro ruolo estremamente significativo. Nel 1964, infatti, la Pirelli UK Ltd dà vita a “The Cal”TM, il Calendario Pirelli: ormai un’icona della comunicazione d’impresa, che nasce come strumento di marketing per battere la concorrenza locale. “The Cal”TM diventa in breve tempo uno dei simboli dello stile Pirelli fatto di innovazione e modernità, di gusto e sfida. Qualcosa che accompagna l’azienda a livello globale fino ad oggi.

Appena un anno dopo “The Cal”TM nel 1965, a Eastleigh viene avviata la costruzione di uno stabilimento per produrre cavi ad alta tensione con le tecniche più moderne e, dopo altri tre anni, a Carlisle si inizia la produzione di pneumatici solo radiali.

Presenza alla quale prestano attenzione anche le istituzioni inglesi, a iniziare dalla Famiglia Reale. Nel 1929 il Principe di Galles visita gli stabilimenti di Burton on Trent: un evento testimoniato da un filmato conservato nell’Archivio che dà conto dell’attenzione del Principe alle lavorazioni condotte all’interno della fabbrica. Novant’anni dopo a Carlisle Carlo d’Inghilterra, il futuro re Carlo III, compie una analoga visita accompagnato da Marco Tronchetti Provera e ne apprezza l’alta tecnologia, con particolare attenzione agli aspetti legati all’ambiente e alla sostenibilità.

Tecnica d’eccellenza e ricerca, innovazione e diversificazione caratterizzano così i rapporti tra Pirelli  e l’Inghilterra: una storia lunga oltre un secolo, che oggi prosegue senza soste.

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