Soprabiti e costumi da bagno: moda e stile secondo Pirelli
Il rapporto tra Pirelli e la moda ha radici che affondano nella storia stessa del gruppo, fin dalla sua fondazione nel 1872.
Nell’ambito della lavorazione della gomma, infatti, la Pirelli inizia l’applicazione di questo materiale sui tessuti e, prima in Italia, produce e mette in vendita gli impermeabili che per anni dominano incontrastati il mercato.
La marca dei “Due Soli”, il cui logo è disegnato dal pittore Bramante Buffoni, diventa l’emblema della Pirelli Confezioni la quale entra di diritto nel settore dell’ “abito pronto”. Le collezioni si rinnovano di anno in anno, la produzione si diversifica: ora si aggiungono soprabiti, paletos per uomo, donna e bambini.
Le campagne pubblicitarie nei primi anni Cinquanta sono affidate a designer e grafici di grande successo come Jeanne Grignani, mentre negli anni del boom economico ci si affida alla fotografia e al genio di Ugo Mulas.
Ma la vera novità degli anni Sessanta sono i nuovi tessuti lanciati sul mercato: dal filato lastex per la confezioni di scarpe, cappelli, borse, cinture, costumi da bagno e prendisole al lana lana elastomerizzato, dal duplex-coat (due strati di cotone contenenti aria) allo sporting, in tweed di lana con vellutatura di gomma, al wool rub, ottenuto lavorando con uno speciale trattamento due diversi tipi di lana.
Ingegneria applicata ai materiali, dunque, associata ad eleganza, stile e qualità hanno per lungo tempo caratterizzato la storia della Pirelli Confezioni.


Il rapporto tra Pirelli e la moda ha radici che affondano nella storia stessa del gruppo, fin dalla sua fondazione nel 1872.
Nell’ambito della lavorazione della gomma, infatti, la Pirelli inizia l’applicazione di questo materiale sui tessuti e, prima in Italia, produce e mette in vendita gli impermeabili che per anni dominano incontrastati il mercato.
La marca dei “Due Soli”, il cui logo è disegnato dal pittore Bramante Buffoni, diventa l’emblema della Pirelli Confezioni la quale entra di diritto nel settore dell’ “abito pronto”. Le collezioni si rinnovano di anno in anno, la produzione si diversifica: ora si aggiungono soprabiti, paletos per uomo, donna e bambini.
Le campagne pubblicitarie nei primi anni Cinquanta sono affidate a designer e grafici di grande successo come Jeanne Grignani, mentre negli anni del boom economico ci si affida alla fotografia e al genio di Ugo Mulas.
Ma la vera novità degli anni Sessanta sono i nuovi tessuti lanciati sul mercato: dal filato lastex per la confezioni di scarpe, cappelli, borse, cinture, costumi da bagno e prendisole al lana lana elastomerizzato, dal duplex-coat (due strati di cotone contenenti aria) allo sporting, in tweed di lana con vellutatura di gomma, al wool rub, ottenuto lavorando con uno speciale trattamento due diversi tipi di lana.
Ingegneria applicata ai materiali, dunque, associata ad eleganza, stile e qualità hanno per lungo tempo caratterizzato la storia della Pirelli Confezioni.