Pirelli sull’Autostrada del Sole
È il 4 ottobre del 1964 quando viene inaugurata l’Autostrada del Sole che collega Milano a Napoli. Il progettista è Piero Puricelli, ingegnere e architetto che nel 1922 realizza anche il Circuito dell’Autodromo di Monza. La famosa A1 è la più lunga autostrada italiana ancora attiva, che corre lungo la Penisola per 760 chilometri attraversando Bologna, Firenze e Roma.
E la storia di Pirelli si intreccia così anche con l’Autostrada del Sole: siamo alla fine degli anni del boom economico, è un’Italia che cambia, cresce, viaggia. Cambiamo i consumi, i costumi e il progetto dell’Autostrada ne è un simbolo: è un’ampia striscia d’asfalto collega il Nord al Sud che attraversa la pianura padana e gli Appennini. Anticipa uno dei segni di quei tempi, il movimento. E Pirelli ne fa parte, è infatti tra le quattro società (FIAT, Agip e Italcementi) che compongono il consorzio aziendale SISI (Società Iniziative Strade Italiane) nato per seguire l’interesse comune legato alla viabilità automobilistica. Pirelli comunica e amplifica in quegli anni la visibilità di questo progetto nei materiali di comunicazione, in audiovisivi, nei servizi fotografici e articoli pubblicati sulla Rivista Pirelli.
Sfrecciano infatti sull’asfalto la Jaguar E type e il TIR con logo Pirelli, protagonisti del celebre documentario “La lepre e la tartaruga” realizzato nel 1966 dal futuro regista di “Momenti di Gloria”, Hugh Hudson, e ispirato alla famosa favola di La Fontaine. Il mediometraggio mostra con un montaggio alternato il viaggio sull’Autostrada del Sole da Napoli a Milano, di una giovane straniera a bordo dell’autosportiva e di un camionista italiano alla guida del TIR. È un racconto dell’Italia degli anni Sessanta fra tradizione e modernizzazione ed è vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali, dal Festival Internazionale del Film Industriale del 1966 alla Fiera Industriale di Mosca del 1968.
E ancora sull’Autostrada del Sole si fermano gli automobilisti che intraprendono questo lungo viaggio. Si concedono una pausa nelle aree di sosta che iniziano a comparire sulle strade e che punteggiano il paesaggio italiano che scorre dai finestrini. E durante la pausa si può approfittare dei box Pirelli per il cambio gomme e per dare una controllata ai pneumatici prima di ripartire, perché la sicurezza, ora che c’è anche il CINTURATO Pirelli, viene prima di tutto.
Il progetto dell’Autostrada viene seguito anche sulla Rivista Pirelli: numerosi sono gli articoli firmati dall’ingegnere Guglielmo Zambrini, specializzato in questioni di mobilità, trasporti e territorio intorno alla Politica autostradale e Programmazione dell’epoca. Le immagini che scorrono sono quelle di alti viadotti che sfidano le regole della moderna ingegneria edile, l’idea di un’innovazione infrastrutturale che cambierà per sempre il modo di viaggiare degli italiani. Sono infatti gli anni del nuovo codice della strada e delle nuove segnaletiche che si basano sui modelli internazionali.
L’Autostrada è uno dei tanti esempi che dimostrano come Pirelli sia sempre stata promotrice della modernità, partecipando attivamente ai cambiamenti del Paese e facendo riscoprire agli italiani un nuovo modo di conoscere e scoprire l’Italia.
È il 4 ottobre del 1964 quando viene inaugurata l’Autostrada del Sole che collega Milano a Napoli. Il progettista è Piero Puricelli, ingegnere e architetto che nel 1922 realizza anche il Circuito dell’Autodromo di Monza. La famosa A1 è la più lunga autostrada italiana ancora attiva, che corre lungo la Penisola per 760 chilometri attraversando Bologna, Firenze e Roma.
E la storia di Pirelli si intreccia così anche con l’Autostrada del Sole: siamo alla fine degli anni del boom economico, è un’Italia che cambia, cresce, viaggia. Cambiamo i consumi, i costumi e il progetto dell’Autostrada ne è un simbolo: è un’ampia striscia d’asfalto collega il Nord al Sud che attraversa la pianura padana e gli Appennini. Anticipa uno dei segni di quei tempi, il movimento. E Pirelli ne fa parte, è infatti tra le quattro società (FIAT, Agip e Italcementi) che compongono il consorzio aziendale SISI (Società Iniziative Strade Italiane) nato per seguire l’interesse comune legato alla viabilità automobilistica. Pirelli comunica e amplifica in quegli anni la visibilità di questo progetto nei materiali di comunicazione, in audiovisivi, nei servizi fotografici e articoli pubblicati sulla Rivista Pirelli.
Sfrecciano infatti sull’asfalto la Jaguar E type e il TIR con logo Pirelli, protagonisti del celebre documentario “La lepre e la tartaruga” realizzato nel 1966 dal futuro regista di “Momenti di Gloria”, Hugh Hudson, e ispirato alla famosa favola di La Fontaine. Il mediometraggio mostra con un montaggio alternato il viaggio sull’Autostrada del Sole da Napoli a Milano, di una giovane straniera a bordo dell’autosportiva e di un camionista italiano alla guida del TIR. È un racconto dell’Italia degli anni Sessanta fra tradizione e modernizzazione ed è vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali, dal Festival Internazionale del Film Industriale del 1966 alla Fiera Industriale di Mosca del 1968.
E ancora sull’Autostrada del Sole si fermano gli automobilisti che intraprendono questo lungo viaggio. Si concedono una pausa nelle aree di sosta che iniziano a comparire sulle strade e che punteggiano il paesaggio italiano che scorre dai finestrini. E durante la pausa si può approfittare dei box Pirelli per il cambio gomme e per dare una controllata ai pneumatici prima di ripartire, perché la sicurezza, ora che c’è anche il CINTURATO Pirelli, viene prima di tutto.
Il progetto dell’Autostrada viene seguito anche sulla Rivista Pirelli: numerosi sono gli articoli firmati dall’ingegnere Guglielmo Zambrini, specializzato in questioni di mobilità, trasporti e territorio intorno alla Politica autostradale e Programmazione dell’epoca. Le immagini che scorrono sono quelle di alti viadotti che sfidano le regole della moderna ingegneria edile, l’idea di un’innovazione infrastrutturale che cambierà per sempre il modo di viaggiare degli italiani. Sono infatti gli anni del nuovo codice della strada e delle nuove segnaletiche che si basano sui modelli internazionali.
L’Autostrada è uno dei tanti esempi che dimostrano come Pirelli sia sempre stata promotrice della modernità, partecipando attivamente ai cambiamenti del Paese e facendo riscoprire agli italiani un nuovo modo di conoscere e scoprire l’Italia.