Quando Lancia e Pirelli correvano nell’Endurance
Nell’ultimo weekend di giugno 2018 si è disputato sulla pista di Misano Adriatico il terzo round del campionato “Blancpain GT Series”, una delle più importanti gare automobilistiche di durata e velocità in circuito. Prossima tappa la celeberrima 24 Ore di Spa, da disputarsi a fine luglio in Belgio, e a seguire le gare dell’Hungaroring e del Nürburgring tedesco. Anche per la stagione 2018 Pirelli è il fornitore unico dei pneumatici P Zero per supercar come Aston Martin V12 Vantage, Audi R8, Ferrari 488, Lamborghini Huracan, McLaren 650S e altri “mostri sacri” dell’automobilismo sportivo di oggi.
Una disciplina motoristica, quella del Granturismo, a cui Pirelli ha sempre guardato con molto interesse, come massima sintesi tra prestazioni velocistiche e affidabilità sotto stress prolungato per i pneumatici: un laboratorio di grande importanza per il prodotto stradale, vista anche la derivazione delle vetture in gara dai rispettivi modelli di serie. E in questo senso c’è un passaggio, nella lunga storia dell’impegno Pirelli nelle gare endurance, che rappresenta una pagina importante per l’automobilismo sportivo: la vettura è la Lancia Beta Montecarlo Turbo, i pneumatici i Pirelli P7.
L’annuncio arriva negli ultimi giorni del 1978, come si legge sull’house organ Pirelli Fatti e Notizie: “Dopo 15 anni di presenza da protagonista, la Lancia lascerà ufficialmente i rally per dedicarsi alla velocità in pista. Parteciperà infatti al Campionato Mondiale Marche nel Gruppo 5 Silhouette con la Beta Montecarlo Turbo. La macchina, carrozzata Pininfarina ed equipaggiata con pneumatici Pirelli, sarà guidata da Riccardo Patrese e Walter Röhrl“. La vettura viene presentata sull’autodromo romano di Vallelunga nell’aprile del 1979 e tutti gli appassionati di automobilismo sono concordi nel definirla”splendida”: carrozzeria compatta, tigrata a strisce nere e arancioni, “una delle più belle uscite dalla matita di Pininfarina”. Ed è subito vittoria nel Campionato Mondiale Marche, dopo il rodaggio nelle gare di Silverstone e Brands Hatch, con un ottimo secondo posto sulla pista del Nürburgring e un primo assoluto sulla pista siciliana di Pergusa, oggi utilizzata per testare pneumatici Pirelli per moto. Mai effettuato un cambio gomme a metà gara, come invece era da sempre comune nelle “6 Ore”. La bella storia della Lancia Beta Montecarlo prosegue per un biennio, con la conquista del Campionato Mondiale anche nel 1980.
La squadra Lancia Corse si rafforza con l’arrivo di Michele Alboreto ed Eddie Cheever: a loro si affianca la storica coppia Carlo Facetti-Martino Finotto, espertissimi di Granturismo. A loro il successo nientemeno che alla 24 Ore di Le Mans: per Pirelli una vittoria che mancava dal trionfo ottenuto nel 1954 con la Ferrari dei piloti José Froilán González e Maurice Trintignant. E poi ancora la conquista del Mondiale 1981, con la vettura “vestita” nella classica livrea bianco-rosso-azzurra del team Martini Racing. Il 1982 vede la Lancia all’esordio nel Mondiale Sport Prototipi con la nuova silhouette LC1 Gruppo 6, affidata ai “soliti” Michele Alboreto, Riccardo Patrese, Teo Fabi, Piercarlo Ghinzani: una vittoria finale sfumata per soli 2 secondi dietro la Porsche del pilota belga Jacques Bernard Ickx. Un’altra stagione esaltante, sempre con radiali Pirelli.
Nell’ultimo weekend di giugno 2018 si è disputato sulla pista di Misano Adriatico il terzo round del campionato “Blancpain GT Series”, una delle più importanti gare automobilistiche di durata e velocità in circuito. Prossima tappa la celeberrima 24 Ore di Spa, da disputarsi a fine luglio in Belgio, e a seguire le gare dell’Hungaroring e del Nürburgring tedesco. Anche per la stagione 2018 Pirelli è il fornitore unico dei pneumatici P Zero per supercar come Aston Martin V12 Vantage, Audi R8, Ferrari 488, Lamborghini Huracan, McLaren 650S e altri “mostri sacri” dell’automobilismo sportivo di oggi.
Una disciplina motoristica, quella del Granturismo, a cui Pirelli ha sempre guardato con molto interesse, come massima sintesi tra prestazioni velocistiche e affidabilità sotto stress prolungato per i pneumatici: un laboratorio di grande importanza per il prodotto stradale, vista anche la derivazione delle vetture in gara dai rispettivi modelli di serie. E in questo senso c’è un passaggio, nella lunga storia dell’impegno Pirelli nelle gare endurance, che rappresenta una pagina importante per l’automobilismo sportivo: la vettura è la Lancia Beta Montecarlo Turbo, i pneumatici i Pirelli P7.
L’annuncio arriva negli ultimi giorni del 1978, come si legge sull’house organ Pirelli Fatti e Notizie: “Dopo 15 anni di presenza da protagonista, la Lancia lascerà ufficialmente i rally per dedicarsi alla velocità in pista. Parteciperà infatti al Campionato Mondiale Marche nel Gruppo 5 Silhouette con la Beta Montecarlo Turbo. La macchina, carrozzata Pininfarina ed equipaggiata con pneumatici Pirelli, sarà guidata da Riccardo Patrese e Walter Röhrl“. La vettura viene presentata sull’autodromo romano di Vallelunga nell’aprile del 1979 e tutti gli appassionati di automobilismo sono concordi nel definirla”splendida”: carrozzeria compatta, tigrata a strisce nere e arancioni, “una delle più belle uscite dalla matita di Pininfarina”. Ed è subito vittoria nel Campionato Mondiale Marche, dopo il rodaggio nelle gare di Silverstone e Brands Hatch, con un ottimo secondo posto sulla pista del Nürburgring e un primo assoluto sulla pista siciliana di Pergusa, oggi utilizzata per testare pneumatici Pirelli per moto. Mai effettuato un cambio gomme a metà gara, come invece era da sempre comune nelle “6 Ore”. La bella storia della Lancia Beta Montecarlo prosegue per un biennio, con la conquista del Campionato Mondiale anche nel 1980.
La squadra Lancia Corse si rafforza con l’arrivo di Michele Alboreto ed Eddie Cheever: a loro si affianca la storica coppia Carlo Facetti-Martino Finotto, espertissimi di Granturismo. A loro il successo nientemeno che alla 24 Ore di Le Mans: per Pirelli una vittoria che mancava dal trionfo ottenuto nel 1954 con la Ferrari dei piloti José Froilán González e Maurice Trintignant. E poi ancora la conquista del Mondiale 1981, con la vettura “vestita” nella classica livrea bianco-rosso-azzurra del team Martini Racing. Il 1982 vede la Lancia all’esordio nel Mondiale Sport Prototipi con la nuova silhouette LC1 Gruppo 6, affidata ai “soliti” Michele Alboreto, Riccardo Patrese, Teo Fabi, Piercarlo Ghinzani: una vittoria finale sfumata per soli 2 secondi dietro la Porsche del pilota belga Jacques Bernard Ickx. Un’altra stagione esaltante, sempre con radiali Pirelli.