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Il  Cinturato Pirelli dalla pista ai media: una campagna pubblicitaria del 1965 mette in campo “gli assi del volante”

Domenica 12 settembre i piloti e le scuderie di Formula 1 si contenderanno il podio sul circuito di Monza. L’Autodromo brianzolo è da sempre teatro di grandi sfide e di grandi campioni del presente, come Fernando Alonso, Lewis Hamilton, Charles Leclerc o Max Verstappen, ma anche del passato, come gli indimenticabili Juan Manuel Fangio, Gigi Villoresi, Piero Taruffi. Sono solo alcuni degli “assi del volante” che hanno legato la storia di Pirelli a quella del Gran Premio d’Italia, diventando i volti di un progetto promozionale senza precedenti.

È il 1965. Pirelli, a partire dai risultati di un’analisi di mercato, progetta una nuova campagna pubblicitaria per intercettare e fidelizzare la massa di nuovi automobilisti, con auto immatricolate tra il 1962 e il 1963, che inevitabilmente avrebbero cambiato pneumatici proprio quell’anno. Nasce una strategia di comunicazione destinata a imporre sul mercato italiano uno dei prodotti di punta dell’azienda, già saldamente affermato in tutto il mondo: il Cinturato Pirelli. Brevettato nel 1951, sin da subito diventa sinonimo di sicurezza, durata, flessibilità e comfort. Da un meridiano all’altro, il giudizio è unanime: il Cinturato, in tutte le sue forme dallo standard, all’estivo, all’invernale, si presenta come il pneumatico di maggior prestigio sul mercato. Ognuno dei 19 Paesi che lo produce su brevetto Pirelli ne rimane affascinato per motivi differenti: in Spagna è “il pneumatico che la vostra vettura aspettava”, in Brasile si apprezza l’estetica del battistrada, in Svizzera la sicurezza, in Inghilterra – invece – il controllo su strada.

Da gennaio a dicembre del 1965, l’intera Penisola viene “tempestata” da una promozione fatta di grandi idee che si traducono in pubblicità su carta, cartellonistica, media televisivi e cinematografici. Pirelli mette in campo una campagna pubblicitaria, da oggi online sul nostro sito, con testimonial d’eccezione: Fangio, Maglioli, Villoresi, Bracco, Gonzales, Taruffi e Chiron. Il ritorno “in borghese” di piloti-simbolo di record e imprese adrenaliniche, apre a un’avanguardistica pubblicità emozionale che sortisce effetti sulle vendite anche negli anni successivi.

“Un tempo correvo con il vostro Stelvio. Oggi sulla mia vettura ho il Cinturato. Extraordinario. È un pneumatico veramente diverso dagli altri. Quello che più sorprende, è l’assoluta precisione di guida”, esulta Manuel Fangio.

“Ricama sulla strada”, strilla il poster di Gigi Villoresi.

“Ahora, velocidad y seguridad”, esulta José Froilan Gonzales facendo l’occhiolino.

“Sensationnel”, garantisce Chiron che da anni lo testa nei Rally di Montecarlo.

“Ancora più sicuro”, suggerisce Giovanni Bracco.

L’utente finale è intercettato in ogni momento della sua giornata: dalla mattina quando apre il giornale e prende i mezzi pubblici fino alla sera, quando accende la tv o si dedica qualche ora al cinema o a leggere una rivista di automobilismo. Per tutto l’anno veri e propri “messaggi viaggianti” passano sotto agli occhi degli italiani. Ovunque si parla di Cinturato. Ovunque i volti sorridenti dei campioni del volante raccontano la loro esperienza alla guida di una vettura equipaggiata Pirelli. Grazie alla competenza, a un background fatto di straordinarie vittorie e al ruolo chiave nella storia dell’automobilismo, i piloti rappresentano la voce perfetta per raccontare la potenza, l’innovazione e la sicurezza di un pneumatico che non ha cambiato solo la storia di Pirelli, ma la modalità stessa di concepire la guida.

Domenica 12 settembre i piloti e le scuderie di Formula 1 si contenderanno il podio sul circuito di Monza. L’Autodromo brianzolo è da sempre teatro di grandi sfide e di grandi campioni del presente, come Fernando Alonso, Lewis Hamilton, Charles Leclerc o Max Verstappen, ma anche del passato, come gli indimenticabili Juan Manuel Fangio, Gigi Villoresi, Piero Taruffi. Sono solo alcuni degli “assi del volante” che hanno legato la storia di Pirelli a quella del Gran Premio d’Italia, diventando i volti di un progetto promozionale senza precedenti.

È il 1965. Pirelli, a partire dai risultati di un’analisi di mercato, progetta una nuova campagna pubblicitaria per intercettare e fidelizzare la massa di nuovi automobilisti, con auto immatricolate tra il 1962 e il 1963, che inevitabilmente avrebbero cambiato pneumatici proprio quell’anno. Nasce una strategia di comunicazione destinata a imporre sul mercato italiano uno dei prodotti di punta dell’azienda, già saldamente affermato in tutto il mondo: il Cinturato Pirelli. Brevettato nel 1951, sin da subito diventa sinonimo di sicurezza, durata, flessibilità e comfort. Da un meridiano all’altro, il giudizio è unanime: il Cinturato, in tutte le sue forme dallo standard, all’estivo, all’invernale, si presenta come il pneumatico di maggior prestigio sul mercato. Ognuno dei 19 Paesi che lo produce su brevetto Pirelli ne rimane affascinato per motivi differenti: in Spagna è “il pneumatico che la vostra vettura aspettava”, in Brasile si apprezza l’estetica del battistrada, in Svizzera la sicurezza, in Inghilterra – invece – il controllo su strada.

Da gennaio a dicembre del 1965, l’intera Penisola viene “tempestata” da una promozione fatta di grandi idee che si traducono in pubblicità su carta, cartellonistica, media televisivi e cinematografici. Pirelli mette in campo una campagna pubblicitaria, da oggi online sul nostro sito, con testimonial d’eccezione: Fangio, Maglioli, Villoresi, Bracco, Gonzales, Taruffi e Chiron. Il ritorno “in borghese” di piloti-simbolo di record e imprese adrenaliniche, apre a un’avanguardistica pubblicità emozionale che sortisce effetti sulle vendite anche negli anni successivi.

“Un tempo correvo con il vostro Stelvio. Oggi sulla mia vettura ho il Cinturato. Extraordinario. È un pneumatico veramente diverso dagli altri. Quello che più sorprende, è l’assoluta precisione di guida”, esulta Manuel Fangio.

“Ricama sulla strada”, strilla il poster di Gigi Villoresi.

“Ahora, velocidad y seguridad”, esulta José Froilan Gonzales facendo l’occhiolino.

“Sensationnel”, garantisce Chiron che da anni lo testa nei Rally di Montecarlo.

“Ancora più sicuro”, suggerisce Giovanni Bracco.

L’utente finale è intercettato in ogni momento della sua giornata: dalla mattina quando apre il giornale e prende i mezzi pubblici fino alla sera, quando accende la tv o si dedica qualche ora al cinema o a leggere una rivista di automobilismo. Per tutto l’anno veri e propri “messaggi viaggianti” passano sotto agli occhi degli italiani. Ovunque si parla di Cinturato. Ovunque i volti sorridenti dei campioni del volante raccontano la loro esperienza alla guida di una vettura equipaggiata Pirelli. Grazie alla competenza, a un background fatto di straordinarie vittorie e al ruolo chiave nella storia dell’automobilismo, i piloti rappresentano la voce perfetta per raccontare la potenza, l’innovazione e la sicurezza di un pneumatico che non ha cambiato solo la storia di Pirelli, ma la modalità stessa di concepire la guida.

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