Pirelli e il Touring Club Italiano: le strade della modernità
Ha compiuto 125 anni il Touring Club Italiano: si celebra un’idea ultracentenaria di mobilità alla scoperta delle meraviglie d’Italia. Alla “Rivista Mensile del Touring” e alle sue copertine, Pirelli affida fin dall’inizio del Novecento il proprio messaggio visivo, condividendo con il Club la stessa idea di progresso che in quegli anni pervade il Paese. Quanto è moderna la ragazza in tenuta da pilota, con tanto di occhiali a visiera e guanti bianchi, che nel 1910 è sulla copertina della rivista a testimoniare l’efficacia dei pneumatici della Pirelli & C. Milano? E che magnifica idea di forza e dinamismo dà la colonna di ciclisti che il pittore Ballie immagina per la copertina del Touring di aprile 1913?
Pirelli e le riviste del Touring Club Italiano “dipingono” in copertina la storia d’Italia: documentano ad esempio la Milano che cresce nel 1908 con la nuova fabbrica Pirelli nel quartiere Bicocca illustrata da Mario Stroppa; raccontano le prime automobili, mito della modernità, attraverso l’immaginazione di disegnatori di fama internazionale come Stanley Charles Roowy che, nel 1914, firma una celebre copertina con una macchina rossa il cui corpo è costituito dalle lettere “Pneus Pirelli”. Il suo pilota è un domatore, un nuovo inventore del fuoco.
A partire dal 1917 il Touring Club è in edicola con la rivista “Le Vie d’Italia”, sulle cui pagine campeggiano le immagini dei pneumatici Pirelli come segno della modernità: le nuove copertine testimoniano tanto la Grande Guerra, quanto la voglia di pace espressa dalla cover con le tante bandiere che adornano nel 1919 il “pneumatico degli Alleati”. Emblematica anche la copertina disegnata da Nino Nanni nel 1929 per i pneumatici Pirelli Superflex Cord: la macchina bianca che sfreccia sulla strada lungo la scogliera, più veloce del motoscafo e dell’aereo.
Ancora una volta, l’automobile è il simbolo di quella stessa modernità che anima il Touring Club Italiano e che corre sull’asfalto con pneumatici Pirelli.
Ha compiuto 125 anni il Touring Club Italiano: si celebra un’idea ultracentenaria di mobilità alla scoperta delle meraviglie d’Italia. Alla “Rivista Mensile del Touring” e alle sue copertine, Pirelli affida fin dall’inizio del Novecento il proprio messaggio visivo, condividendo con il Club la stessa idea di progresso che in quegli anni pervade il Paese. Quanto è moderna la ragazza in tenuta da pilota, con tanto di occhiali a visiera e guanti bianchi, che nel 1910 è sulla copertina della rivista a testimoniare l’efficacia dei pneumatici della Pirelli & C. Milano? E che magnifica idea di forza e dinamismo dà la colonna di ciclisti che il pittore Ballie immagina per la copertina del Touring di aprile 1913?
Pirelli e le riviste del Touring Club Italiano “dipingono” in copertina la storia d’Italia: documentano ad esempio la Milano che cresce nel 1908 con la nuova fabbrica Pirelli nel quartiere Bicocca illustrata da Mario Stroppa; raccontano le prime automobili, mito della modernità, attraverso l’immaginazione di disegnatori di fama internazionale come Stanley Charles Roowy che, nel 1914, firma una celebre copertina con una macchina rossa il cui corpo è costituito dalle lettere “Pneus Pirelli”. Il suo pilota è un domatore, un nuovo inventore del fuoco.
A partire dal 1917 il Touring Club è in edicola con la rivista “Le Vie d’Italia”, sulle cui pagine campeggiano le immagini dei pneumatici Pirelli come segno della modernità: le nuove copertine testimoniano tanto la Grande Guerra, quanto la voglia di pace espressa dalla cover con le tante bandiere che adornano nel 1919 il “pneumatico degli Alleati”. Emblematica anche la copertina disegnata da Nino Nanni nel 1929 per i pneumatici Pirelli Superflex Cord: la macchina bianca che sfreccia sulla strada lungo la scogliera, più veloce del motoscafo e dell’aereo.
Ancora una volta, l’automobile è il simbolo di quella stessa modernità che anima il Touring Club Italiano e che corre sull’asfalto con pneumatici Pirelli.