Apprendere anche con l’IA
Pubblicata una sintesi efficace delle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale ai fabbisogni formativi delle organizzazioni
Apprendere rapidamente ma soprattutto con più efficacia (e facilità). Obiettivo importante, anche negli ambiti di lavoro. Traguardo, tra l’altro, non solo per accrescere cultura generale e cultura d’impresa in particolare, ma, nelle organizzazioni della produzione, per acquisire quelle nozioni determinanti per aumentare la sicurezza sul lavoro e l’accuratezza nelle mansioni e nei compiti da svolgere. Un percorso, quello della formazione, che adesso può essere più agevolmente esplorato partendo da una migliore precisazione dei fabbisogni formativi e dall’uso dell’Intelligenza Artificiale.
E’ attorno a questi temi che ragionano Mario Vitolo e Francesco Santopaolo in un loro sintetico intervento apparso da poco su FOR – Rivista per la formazione.
“Analisi del fabbisogno formativo e Intelligenza artificiale” cerca di delineare le relazioni (costruttive) tra l’identificazione del fabbisogno formativo, l’IA e gli strumenti messi a disposizione dalle tecnologie digitali. Una sorta di “stato dell’arte” di questo intreccio, che vale come base per ulteriori approfondimenti.
Se l’e-learning ha aggiunto flessibilità alla formazione e all’apprendimento, è la tesi dei due autori, l’Intelligenza Artificiale “avrà un ruolo significativo nel supportare l’analisi della domanda di formazione e la definizione del fabbisogno in contesti organizzativi, fornendo un contributo prezioso in tutte le fasi del processo”. L’IA, in altri termini, per Vitolo e Santopaolo è una sorta di acceleratore del processo di identificazione all’interno delle organizzazioni delle lacune e delle aree di miglioramento. Un traguardo che può essere raggiunto attraverso varie strade: dall’uso dei metodi più tradizionali a quelli che fanno capo a procedure avanzate. Ma non solo questo.
All’analisi dei fabbisogni di formazione l’IA può aggiungere quella dei risultati della formazione, una verifica più efficace e rapida che, dunque, pare essere il vero contributo che l’IA può apportare ad una fase delicata della crescita delle imprese: quella della formazione e dell’aggiornamento del personale.
Un orizzonte affascinante – che Vitolo e Santopaolo hanno il merito di delineare sinteticamente – che non deve e far dimenticare, tuttavia, la complessità e la delicatezza di che cosa si sta maneggiando: la cultura umana (applicata alla produzione).
Analisi del fabbisogno formativo e Intelligenza artificiale
Mario Vitolo, Francesco Santopaolo
FOR – Rivista per la formazione, Fascicolo 2023/3
Pubblicata una sintesi efficace delle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale ai fabbisogni formativi delle organizzazioni
Apprendere rapidamente ma soprattutto con più efficacia (e facilità). Obiettivo importante, anche negli ambiti di lavoro. Traguardo, tra l’altro, non solo per accrescere cultura generale e cultura d’impresa in particolare, ma, nelle organizzazioni della produzione, per acquisire quelle nozioni determinanti per aumentare la sicurezza sul lavoro e l’accuratezza nelle mansioni e nei compiti da svolgere. Un percorso, quello della formazione, che adesso può essere più agevolmente esplorato partendo da una migliore precisazione dei fabbisogni formativi e dall’uso dell’Intelligenza Artificiale.
E’ attorno a questi temi che ragionano Mario Vitolo e Francesco Santopaolo in un loro sintetico intervento apparso da poco su FOR – Rivista per la formazione.
“Analisi del fabbisogno formativo e Intelligenza artificiale” cerca di delineare le relazioni (costruttive) tra l’identificazione del fabbisogno formativo, l’IA e gli strumenti messi a disposizione dalle tecnologie digitali. Una sorta di “stato dell’arte” di questo intreccio, che vale come base per ulteriori approfondimenti.
Se l’e-learning ha aggiunto flessibilità alla formazione e all’apprendimento, è la tesi dei due autori, l’Intelligenza Artificiale “avrà un ruolo significativo nel supportare l’analisi della domanda di formazione e la definizione del fabbisogno in contesti organizzativi, fornendo un contributo prezioso in tutte le fasi del processo”. L’IA, in altri termini, per Vitolo e Santopaolo è una sorta di acceleratore del processo di identificazione all’interno delle organizzazioni delle lacune e delle aree di miglioramento. Un traguardo che può essere raggiunto attraverso varie strade: dall’uso dei metodi più tradizionali a quelli che fanno capo a procedure avanzate. Ma non solo questo.
All’analisi dei fabbisogni di formazione l’IA può aggiungere quella dei risultati della formazione, una verifica più efficace e rapida che, dunque, pare essere il vero contributo che l’IA può apportare ad una fase delicata della crescita delle imprese: quella della formazione e dell’aggiornamento del personale.
Un orizzonte affascinante – che Vitolo e Santopaolo hanno il merito di delineare sinteticamente – che non deve e far dimenticare, tuttavia, la complessità e la delicatezza di che cosa si sta maneggiando: la cultura umana (applicata alla produzione).
Analisi del fabbisogno formativo e Intelligenza artificiale
Mario Vitolo, Francesco Santopaolo
FOR – Rivista per la formazione, Fascicolo 2023/3