Culture d’impresa emergenti
Un libro della Cambridge University Press affronta il tema delle culture del produrre nelle aree diverse da quelle occidentali
Imprese come corpi porosi che assorbono suggestioni e principi dal sistema in cui sono immerse; e ne diffondono di altrettanti. Culture del produrre che costruiscono un’etica propria ma non autonoma dal resto della società. Accade anche nei Paesi emergenti. Situazione particolare, quest’ultima, che deve essere compresa a fondo. Soprattutto in un periodo nel quale la globalizzazione è fenomeno pervasivo e di cui non si può non tenere conto.
E’ ciò che hanno fatto Douglas Jondle e Alexandre Ardchvili con il loro “Ethical business cultures in emerging markets” appena pubblicato. Il libro affronta il tema dell’etica dell’impresa dal punto di vista dei Paesi in via di sviluppo. Gli autori partono da una constatazione. Le ricerche precedenti sulle culture aziendali e sull’eticità delle culture imprenditoriali si sono concentrate quasi esclusivamente sugli studi dedicati alle grandi corporazioni multinazionali provenienti da una manciata di paesi sviluppati. Quasi completamente dimenticate le altre imprese.
La fatica letteraria di Jondle e Ardchvili guarda invece a quella che può essere indicata come l’intersezione dello sviluppo delle risorse umane e della gestione delle risorse umane nelle culture aziendali presenti nei quattro paesi BRIC e in altre quattro economie emergenti in rapida crescita: quelle del Messico, dell’Indonesia, del Sudafrica e della Turchia. Si guarda, in altre parole, a quella parte del mondo con la quale “l’Occidente industrializzato” ha ormai a che fare in continuazione e che spesso tuttavia non conosce a fondo.
Il libro quindi confronta le percezioni dei manager e dei dipendenti delle imprese presenti in questi Paesi, mettendole a confronto con l’economia statunitense e cioè con la cultura d’impresa occidentale per eccellenza. Oltre a questo Jondle e Ardchvili approfondiscono il contesto economico e socio-culturale e l’etica d’impresa in ciascuno di questi paesi, incluse le implicazioni per la ricerca e la pratica.
“Ethical business cultures in emerging markets” è un buon strumento per rendersi conto dell’esistenza di mondi culturali diversi nell’ambito di imprese che apparentemente possono apparire invece uniformi. Un approccio teorico, che può avere tuttavia grandi risvolti operativi per chi lavora con i paesi emergenti.
Ethical business cultures in emerging markets
Douglas Jondle , Alexandre Ardchvili
Cambridge University Press, 2017
Un libro della Cambridge University Press affronta il tema delle culture del produrre nelle aree diverse da quelle occidentali
Imprese come corpi porosi che assorbono suggestioni e principi dal sistema in cui sono immerse; e ne diffondono di altrettanti. Culture del produrre che costruiscono un’etica propria ma non autonoma dal resto della società. Accade anche nei Paesi emergenti. Situazione particolare, quest’ultima, che deve essere compresa a fondo. Soprattutto in un periodo nel quale la globalizzazione è fenomeno pervasivo e di cui non si può non tenere conto.
E’ ciò che hanno fatto Douglas Jondle e Alexandre Ardchvili con il loro “Ethical business cultures in emerging markets” appena pubblicato. Il libro affronta il tema dell’etica dell’impresa dal punto di vista dei Paesi in via di sviluppo. Gli autori partono da una constatazione. Le ricerche precedenti sulle culture aziendali e sull’eticità delle culture imprenditoriali si sono concentrate quasi esclusivamente sugli studi dedicati alle grandi corporazioni multinazionali provenienti da una manciata di paesi sviluppati. Quasi completamente dimenticate le altre imprese.
La fatica letteraria di Jondle e Ardchvili guarda invece a quella che può essere indicata come l’intersezione dello sviluppo delle risorse umane e della gestione delle risorse umane nelle culture aziendali presenti nei quattro paesi BRIC e in altre quattro economie emergenti in rapida crescita: quelle del Messico, dell’Indonesia, del Sudafrica e della Turchia. Si guarda, in altre parole, a quella parte del mondo con la quale “l’Occidente industrializzato” ha ormai a che fare in continuazione e che spesso tuttavia non conosce a fondo.
Il libro quindi confronta le percezioni dei manager e dei dipendenti delle imprese presenti in questi Paesi, mettendole a confronto con l’economia statunitense e cioè con la cultura d’impresa occidentale per eccellenza. Oltre a questo Jondle e Ardchvili approfondiscono il contesto economico e socio-culturale e l’etica d’impresa in ciascuno di questi paesi, incluse le implicazioni per la ricerca e la pratica.
“Ethical business cultures in emerging markets” è un buon strumento per rendersi conto dell’esistenza di mondi culturali diversi nell’ambito di imprese che apparentemente possono apparire invece uniformi. Un approccio teorico, che può avere tuttavia grandi risvolti operativi per chi lavora con i paesi emergenti.
Ethical business cultures in emerging markets
Douglas Jondle , Alexandre Ardchvili
Cambridge University Press, 2017