Giocando si impara per davvero, anche in azienda
Mattone su mattone si può costruire un castello capace di sfidare i secoli. E mattoncino su mattoncino c’è chi ha costruito un’azienda – la Lego – entrata nel cuore di miliardi di persone ma che non sempre, se si guarda dentro la sua storia, ha avuto vita facile. Proprio quella storia, la storia della Lego, è però un esempio da raccontare per comprendere come un’impresa con un prodotto di successo può arrivare a rischiare di fallire per poi rinascere.
Raccontare la storia della Lego è ciò che hanno fatto Mikael Lindholm, Frank Stokholm – dirigente aziendale il primo, giornalista il secondo -, nel loro “Lego story”. Un libro che si legge come un gioco ma che ripercorre, in maniera immediata, la vita di una delle aziende più famose al mondo, dalla sua nascita come fabbrica di giocattoli di legno in un paesino dello Jutland negli anni Trenta, fino alla sua decadenza – quasi sommersa dal successo del suo prodotto che però pare non riuscire a vincere la concorrenza dell’elettronica -, per arrivare alla sua rinascita in tempi recentissimi. Quella della Lego è anche la storia di una famiglia di imprenditori – i Kristiansen – alle prese con tutti i problemi di crescita della propria azienda, di passaggio generazionale fra padri e figli, di approccio alla modernità e alle nuove tecnologie, comuni a moltissime altre imprese “familiari”. Tutto basato su due principi validi per tutti: l’obiettivo non deve essere quello di diventare il maggiore produttore di giocattoli, ma il migliore; mentre è importante pensare non a chi acquista il prodotto ma a chi lo utilizza.
Ma non è tutto, perché il libro contiene una seconda parte – scritta da Leonardo Previ, professore di Storia economica della cultura alla Cattolica di Milano -, che racconta come i mattoncini Lego servano anche per dare vita ad una metodologia di sviluppo organizzativo nata nei dipartimenti di ricerca della IMD di Losanna e approdata nelle aule di formazione manageriale di tutto il mondo: nelle mani dei manager i mattoncini diventano uno strumento per accelerare la comunicazione interna e i processi decisionali. Come dire: giocando s’impara davvero.
Lego story
Mikael Lindholm, Frank Stokholm, Leonardo Previ
Egea, 2012
Mattone su mattone si può costruire un castello capace di sfidare i secoli. E mattoncino su mattoncino c’è chi ha costruito un’azienda – la Lego – entrata nel cuore di miliardi di persone ma che non sempre, se si guarda dentro la sua storia, ha avuto vita facile. Proprio quella storia, la storia della Lego, è però un esempio da raccontare per comprendere come un’impresa con un prodotto di successo può arrivare a rischiare di fallire per poi rinascere.
Raccontare la storia della Lego è ciò che hanno fatto Mikael Lindholm, Frank Stokholm – dirigente aziendale il primo, giornalista il secondo -, nel loro “Lego story”. Un libro che si legge come un gioco ma che ripercorre, in maniera immediata, la vita di una delle aziende più famose al mondo, dalla sua nascita come fabbrica di giocattoli di legno in un paesino dello Jutland negli anni Trenta, fino alla sua decadenza – quasi sommersa dal successo del suo prodotto che però pare non riuscire a vincere la concorrenza dell’elettronica -, per arrivare alla sua rinascita in tempi recentissimi. Quella della Lego è anche la storia di una famiglia di imprenditori – i Kristiansen – alle prese con tutti i problemi di crescita della propria azienda, di passaggio generazionale fra padri e figli, di approccio alla modernità e alle nuove tecnologie, comuni a moltissime altre imprese “familiari”. Tutto basato su due principi validi per tutti: l’obiettivo non deve essere quello di diventare il maggiore produttore di giocattoli, ma il migliore; mentre è importante pensare non a chi acquista il prodotto ma a chi lo utilizza.
Ma non è tutto, perché il libro contiene una seconda parte – scritta da Leonardo Previ, professore di Storia economica della cultura alla Cattolica di Milano -, che racconta come i mattoncini Lego servano anche per dare vita ad una metodologia di sviluppo organizzativo nata nei dipartimenti di ricerca della IMD di Losanna e approdata nelle aule di formazione manageriale di tutto il mondo: nelle mani dei manager i mattoncini diventano uno strumento per accelerare la comunicazione interna e i processi decisionali. Come dire: giocando s’impara davvero.
Lego story
Mikael Lindholm, Frank Stokholm, Leonardo Previ
Egea, 2012