Imprese luoghi di turismo e cultura
Dato alle stampe un libro che illustra teoria e pratica del turismo industriale
Imprese come mete turistiche. Per scoprire “monumenti” particolari, storie nascoste, paesaggi umani e una cultura del produrre che si fa cultura a tutto tondo. Fabbriche e siti produttivi che, così, si aprono al grande pubblico per farsi scoprire e raccontare un’Italia al lavoro da un particolare punto di vista. Il fenomeno non è di oggi, ma deve essere ancora studiato, e a fondo e, soprattutto, compreso nei suoi numerosi aspetti, anche pratici. Dell’analisi del fenomeno e dei diversi casi che indicano le strade migliori da prendere, si occupa “Il turismo industriale. Come e perché le imprese del made in Italy possono diventare attrattori turistici”, libro curato da Ettore Ruggiero che, oltre a delineare teoria e pratica, raccoglie una serie importante di casi studio.
Il libro parte dalla considerazione che negli ultimi anni sono nati in Italia percorsi locali e regionali, reti di musei e veri e propri sistemi di promozione del territorio per conoscere l’Italia, al di là del suo patrimonio artistico, attraverso un nuovo approccio culturale: quello industriale.
Il libro cerca di rispondere ad una serie di domande come quale sia il mercato attuale e potenziale del turismo industriale, quali possano essere le tipologie di turisti e di “prodotti”; ma anche come i siti d’archeologia industriale, i musei e gli archivi d’impresa, le imprese di tutti i settori piccole e grandi possano diventare luoghi di attrazione turistica.
Un vero “manuale d’uso” del turismo d’impresa. Nella prima parte vengono quindi delineati gli scenari a cui fare riferimento oltre che il concetto di Made in Italy che supporta questa attività. E’ in questa sezione che vengono anche posti alcuni esempi tra luoghi da visitare e organizzazioni dedicate alla valorizzazione e allo studio del fenomeno oppure a particolari iniziative collegate. La seconda parte, invece, affronta il tema dell’impresa italiana di fronte alle possibilità turistiche offerte dall’impresa stessa, approfondendo anche in questo caso il ruolo delle organizzazioni (come Museimpresa) e di particolari casi aziendali posti come esempi (Piaggio, Fantoni Group, Acquedotto Pugliese) oppure di determinati settori più adatti di altri (come quelli del vetro e dell’alimentare). La terza parte del libro viene infine presentata come una vera “cassetta degli attrezzi per offrire un’offerta di qualità”.
In definitiva, il libro curato da Ruggiero racconta come e perché le imprese industriali, artigianali e dei servizi possono diventare attrattive per visitatori e turisti spesso amanti del made in Italy, del bello e del ben fatto. Con una sorta di guida in dieci passi per progettare ed erogare visite ed eventi in aziende di qualità, funzionali alle strategie dell’impresa e dei sistemi turistici locali. Da leggere e, soprattutto, da usare.
Il turismo industriale. Come e perché le imprese del made in Italy possono diventare attrattori turistici
Ettore Ruggiero (a cura di)
Franco Angeli, 2024
Dato alle stampe un libro che illustra teoria e pratica del turismo industriale
Imprese come mete turistiche. Per scoprire “monumenti” particolari, storie nascoste, paesaggi umani e una cultura del produrre che si fa cultura a tutto tondo. Fabbriche e siti produttivi che, così, si aprono al grande pubblico per farsi scoprire e raccontare un’Italia al lavoro da un particolare punto di vista. Il fenomeno non è di oggi, ma deve essere ancora studiato, e a fondo e, soprattutto, compreso nei suoi numerosi aspetti, anche pratici. Dell’analisi del fenomeno e dei diversi casi che indicano le strade migliori da prendere, si occupa “Il turismo industriale. Come e perché le imprese del made in Italy possono diventare attrattori turistici”, libro curato da Ettore Ruggiero che, oltre a delineare teoria e pratica, raccoglie una serie importante di casi studio.
Il libro parte dalla considerazione che negli ultimi anni sono nati in Italia percorsi locali e regionali, reti di musei e veri e propri sistemi di promozione del territorio per conoscere l’Italia, al di là del suo patrimonio artistico, attraverso un nuovo approccio culturale: quello industriale.
Il libro cerca di rispondere ad una serie di domande come quale sia il mercato attuale e potenziale del turismo industriale, quali possano essere le tipologie di turisti e di “prodotti”; ma anche come i siti d’archeologia industriale, i musei e gli archivi d’impresa, le imprese di tutti i settori piccole e grandi possano diventare luoghi di attrazione turistica.
Un vero “manuale d’uso” del turismo d’impresa. Nella prima parte vengono quindi delineati gli scenari a cui fare riferimento oltre che il concetto di Made in Italy che supporta questa attività. E’ in questa sezione che vengono anche posti alcuni esempi tra luoghi da visitare e organizzazioni dedicate alla valorizzazione e allo studio del fenomeno oppure a particolari iniziative collegate. La seconda parte, invece, affronta il tema dell’impresa italiana di fronte alle possibilità turistiche offerte dall’impresa stessa, approfondendo anche in questo caso il ruolo delle organizzazioni (come Museimpresa) e di particolari casi aziendali posti come esempi (Piaggio, Fantoni Group, Acquedotto Pugliese) oppure di determinati settori più adatti di altri (come quelli del vetro e dell’alimentare). La terza parte del libro viene infine presentata come una vera “cassetta degli attrezzi per offrire un’offerta di qualità”.
In definitiva, il libro curato da Ruggiero racconta come e perché le imprese industriali, artigianali e dei servizi possono diventare attrattive per visitatori e turisti spesso amanti del made in Italy, del bello e del ben fatto. Con una sorta di guida in dieci passi per progettare ed erogare visite ed eventi in aziende di qualità, funzionali alle strategie dell’impresa e dei sistemi turistici locali. Da leggere e, soprattutto, da usare.
Il turismo industriale. Come e perché le imprese del made in Italy possono diventare attrattori turistici
Ettore Ruggiero (a cura di)
Franco Angeli, 2024