Misurare l’impresa per conoscerla meglio
In una tesi discussa all’Università di Genova la sintesi dello stato delle aziende italiane dal punto di vista dimensionale
Misurare per conoscere meglio e quindi decidere con maggiore accortezza. Versione “matematica” del “conoscere per deliberare” saggia sintesi del buongoverno di Luigi Einaudi (che in realtà scrisse: “Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare”). Indicazione valida ancora oggi, in un’epoca di informazione aumentata ma non per questo più chiara ed esaustiva; indicazione che per il sistema della produzione e delle imprese vale come precetto di buona gestione. Con tutto quello che ne consegue in termini di capacità di raccogliere informazioni, ragionarle e decidere di conseguenza.
Misurare, dunque, anche le stesse realtà aziendali. Per trarne indicazioni sugli effetti del loro agire e sulle politiche gestionali più opportune. E’ su questi temi che ha ragionato Matteo Spinosa con il suo lavoro di ricerca trasformato in “Dimensione delle imprese Italiane. Misure ed implicazioni”, tesi discussa presso l’Università di Genova Dipartimento di economia.
Spinosa nella prima parte si preoccupa, scrive, “di ricercare definizioni e parametri identificati da vari istituti nonché dalla letteratura ai fini di stabilire la dimensione d’impresa”. Successivamente la tesi rivolge l’attenzione “su alcune teorie che suggeriscono alcune delle possibili determinanti dimensionali per poi trattare le implicazioni dimensionali con particolare attenzione alla crescita, all’innovazione nonché all’accesso al credito”. Nella seconda parte, la teoria viene applicata al caso italiano, sia con un esame interno che con un confronto europeo.
Spinosa nelle sue conclusioni spiega: “I risultati dello studio hanno rilevato una depressione economica nel mezzogiorno dell’Italia, tanto in termini di numero di imprese, quanto in termini di dimensione media. Infine, tramite il confronto europeo si rende più evidente il nanismo nazionale per cui l’Italia presenta distribuzioni occupazionali simili a paesi come Slovacchia, Slovenia, Lituania, Bulgaria e Grecia, purtroppo ben lontana dai paesi con i quali dovrebbe essere paragonabile, Germania e Francia in particolare”.
La ricerca di Matteo Spinosa ha il merito di mettere a disposizione, in uno spazio contenuto e con un linguaggio chiaro, una base di analisi dati utile per, come si diceva all’inizio, conoscere meglio la realtà per agire con più efficacia.
Dimensione delle imprese Italiane. Misure ed implicazioni
Matteo Spinosa
Tesi, Università degli studi di Genova, Scuola di scienze sociali, Dipartimento di economia, Corso di laurea in Management, 2023
In una tesi discussa all’Università di Genova la sintesi dello stato delle aziende italiane dal punto di vista dimensionale
Misurare per conoscere meglio e quindi decidere con maggiore accortezza. Versione “matematica” del “conoscere per deliberare” saggia sintesi del buongoverno di Luigi Einaudi (che in realtà scrisse: “Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare”). Indicazione valida ancora oggi, in un’epoca di informazione aumentata ma non per questo più chiara ed esaustiva; indicazione che per il sistema della produzione e delle imprese vale come precetto di buona gestione. Con tutto quello che ne consegue in termini di capacità di raccogliere informazioni, ragionarle e decidere di conseguenza.
Misurare, dunque, anche le stesse realtà aziendali. Per trarne indicazioni sugli effetti del loro agire e sulle politiche gestionali più opportune. E’ su questi temi che ha ragionato Matteo Spinosa con il suo lavoro di ricerca trasformato in “Dimensione delle imprese Italiane. Misure ed implicazioni”, tesi discussa presso l’Università di Genova Dipartimento di economia.
Spinosa nella prima parte si preoccupa, scrive, “di ricercare definizioni e parametri identificati da vari istituti nonché dalla letteratura ai fini di stabilire la dimensione d’impresa”. Successivamente la tesi rivolge l’attenzione “su alcune teorie che suggeriscono alcune delle possibili determinanti dimensionali per poi trattare le implicazioni dimensionali con particolare attenzione alla crescita, all’innovazione nonché all’accesso al credito”. Nella seconda parte, la teoria viene applicata al caso italiano, sia con un esame interno che con un confronto europeo.
Spinosa nelle sue conclusioni spiega: “I risultati dello studio hanno rilevato una depressione economica nel mezzogiorno dell’Italia, tanto in termini di numero di imprese, quanto in termini di dimensione media. Infine, tramite il confronto europeo si rende più evidente il nanismo nazionale per cui l’Italia presenta distribuzioni occupazionali simili a paesi come Slovacchia, Slovenia, Lituania, Bulgaria e Grecia, purtroppo ben lontana dai paesi con i quali dovrebbe essere paragonabile, Germania e Francia in particolare”.
La ricerca di Matteo Spinosa ha il merito di mettere a disposizione, in uno spazio contenuto e con un linguaggio chiaro, una base di analisi dati utile per, come si diceva all’inizio, conoscere meglio la realtà per agire con più efficacia.
Dimensione delle imprese Italiane. Misure ed implicazioni
Matteo Spinosa
Tesi, Università degli studi di Genova, Scuola di scienze sociali, Dipartimento di economia, Corso di laurea in Management, 2023