Pirelli in mostra a Torino fa “spazio al futuro” nella Capitale della Cultura d’Impresa 2024
Torino, spazio al futuro è il fil rouge che lega gli eventi promossi dall’Unione Industriali Torino per le celebrazioni della città sabauda, proclamata Capitale della cultura d’impresa 2024 da Confindustria dopo Genova nel 2019, Alba nel 2020/21, l’area Padova-Treviso-Venezia-Rovigo nel 2022 e Pavia nel 2023. I festeggiamenti, che hanno preso il via il 19 febbraio, prevedono un ricco programma di iniziative ed eventi che avranno lo scopo di rappresentare e valorizzare il Made in Italy, le eccellenze produttive e la vocazione manifatturiera dei territori.
In questo palinsesto si colloca la mostra “Torino Al Futuro. La Cultura d’Impresa, la Cultura dell’Innovazione”, organizzata da Unione Industriali Torino e visitabile dal 14 aprile al 30 settembre al Museo del Risorgimento. Evento di punta dell’anno di Torino Capitale della cultura d’impresa, il percorso espositivo si articola in sette sezioni grafiche e multimediali installate nel corridoio monumentale della Camera Italiana all’interno del Museo, lungo le quali il visitatore sarà condotto alla scoperta della storia dell’industrializzazione torinese, partendo dalle sue origini, per concludersi con una sezione immersiva dedicata alle prospettive future della città.
L’area di Torino è da sempre terreno di sperimentazione per le innovazioni industriali; non a caso, anche Pirelli è presente a Settimo Torinese con uno stabilimento per pneumatici vettura fin dagli inizi degli anni Cinquanta. Un legame col territorio piemontese messo in luce nel percorso allestitivo: dagli scatti che il fotografo olandese Arno Hammacher dedica nel 1962 alla prima fabbrica Pirelli di Settimo fino alle riprese del “Canto della fabbrica”, il concerto eseguito dall’Orchestra da Camera Italiana diretta dal Maestro Salvatore Accardo negli spazi del Polo Industriale di Settimo Torinese. Uno degli stabilimenti tecnologicamente più avanzati del Gruppo Pirelli nel mondo in termini di innovazione di prodotto, processi produttivi e qualità dell’ambiente di lavoro. Il corpo centrale adibito ai servizi, la cosiddetta “Spina”, così come le opere paesaggistiche che immergono la fabbrica tra 500 alberi di ciliegio, sono un progetto dell’architetto Renzo Piano.
Il Polo, nato anche grazie alla proficua collaborazione con le istituzioni locali e con il Politecnico di Torino, ben rappresenta l’idea di innovazione di Pirelli. Non solo tecnologia, ma anche sostenibilità, rispetto per l’ambiente, cura delle persone. Un racconto che non poteva mancare in una mostra dedicata alla cultura d’impresa, che ripercorre una grande storia industriale per approdare a uno “spazio al futuro”, aperto anche alle giovani generazioni.
Torino, spazio al futuro è il fil rouge che lega gli eventi promossi dall’Unione Industriali Torino per le celebrazioni della città sabauda, proclamata Capitale della cultura d’impresa 2024 da Confindustria dopo Genova nel 2019, Alba nel 2020/21, l’area Padova-Treviso-Venezia-Rovigo nel 2022 e Pavia nel 2023. I festeggiamenti, che hanno preso il via il 19 febbraio, prevedono un ricco programma di iniziative ed eventi che avranno lo scopo di rappresentare e valorizzare il Made in Italy, le eccellenze produttive e la vocazione manifatturiera dei territori.
In questo palinsesto si colloca la mostra “Torino Al Futuro. La Cultura d’Impresa, la Cultura dell’Innovazione”, organizzata da Unione Industriali Torino e visitabile dal 14 aprile al 30 settembre al Museo del Risorgimento. Evento di punta dell’anno di Torino Capitale della cultura d’impresa, il percorso espositivo si articola in sette sezioni grafiche e multimediali installate nel corridoio monumentale della Camera Italiana all’interno del Museo, lungo le quali il visitatore sarà condotto alla scoperta della storia dell’industrializzazione torinese, partendo dalle sue origini, per concludersi con una sezione immersiva dedicata alle prospettive future della città.
L’area di Torino è da sempre terreno di sperimentazione per le innovazioni industriali; non a caso, anche Pirelli è presente a Settimo Torinese con uno stabilimento per pneumatici vettura fin dagli inizi degli anni Cinquanta. Un legame col territorio piemontese messo in luce nel percorso allestitivo: dagli scatti che il fotografo olandese Arno Hammacher dedica nel 1962 alla prima fabbrica Pirelli di Settimo fino alle riprese del “Canto della fabbrica”, il concerto eseguito dall’Orchestra da Camera Italiana diretta dal Maestro Salvatore Accardo negli spazi del Polo Industriale di Settimo Torinese. Uno degli stabilimenti tecnologicamente più avanzati del Gruppo Pirelli nel mondo in termini di innovazione di prodotto, processi produttivi e qualità dell’ambiente di lavoro. Il corpo centrale adibito ai servizi, la cosiddetta “Spina”, così come le opere paesaggistiche che immergono la fabbrica tra 500 alberi di ciliegio, sono un progetto dell’architetto Renzo Piano.
Il Polo, nato anche grazie alla proficua collaborazione con le istituzioni locali e con il Politecnico di Torino, ben rappresenta l’idea di innovazione di Pirelli. Non solo tecnologia, ma anche sostenibilità, rispetto per l’ambiente, cura delle persone. Un racconto che non poteva mancare in una mostra dedicata alla cultura d’impresa, che ripercorre una grande storia industriale per approdare a uno “spazio al futuro”, aperto anche alle giovani generazioni.