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La Pirelli. Vita di un’azienda industriale

Alberto Pirelli racconta oltre quarant’anni alla guida dell’azienda rievocando vicende di vita aziendale e ricordi personali, senza nascondere i profondi sentimenti affettivi che lo legano all’azienda fondata dal padre.

Un attaccamento naturale per chi come lui è nato tra le mura della prima vecchia fabbrica del Sevesetto, cresciuto in mezzo agli operai, alle macchine e agli sviluppi dell’impresa.

La Pirelli. Vita di una azienda industriale

Alberto Pirelli

Milano 1946

Alberto Pirelli racconta oltre quarant’anni alla guida dell’azienda rievocando vicende di vita aziendale e ricordi personali, senza nascondere i profondi sentimenti affettivi che lo legano all’azienda fondata dal padre.

Un attaccamento naturale per chi come lui è nato tra le mura della prima vecchia fabbrica del Sevesetto, cresciuto in mezzo agli operai, alle macchine e agli sviluppi dell’impresa.

La Pirelli. Vita di una azienda industriale

Alberto Pirelli

Milano 1946

Legami e conflitti. Lettere 1931-1965

Un dialogo padre-figlio, sull’arco di tre decenni fra i più drammatici dell’Italia del ventesimo secolo.

Un’intima ininterrotta discussione sui valori etici e sul modo di viverli, alimentata dall’incalzare degli eventi storici e dalle scelti che essi impongono.
Un confronto di generazioni: il padre, grande imprenditore internazionale, personalità di straordinaria levatura intellettuale e morale, ma che ha accettto la partecipazione del paese alla guerra; il figlio che, distrutta dall’ultima guerra l’entusiastica fede giovanile, trova l’unica possibilità di ricostruzione morale nella partecipazione alla lotta partigiana e nell’impegno militante per una società nuova.

Un conflitto teso, difficile, che per la sua schiettezza non può non essere conflittuale, e che però non intacca mai il rispetto di sofferte scelte né l’essenza e la profondità degli affetti.

La curatrice dell’epistolario, figlia e sorella dei due interlocutori e testimone del loro lungo dialogo, accompagna il lettore nella comprensione del comune lessico famigliare.

Alberto e Giovanni Pirelli
Legami e conflitti. Lettere 1931-1965

A cura di Elena Brambilla Pirelli

Edizione Archinto, 2002

Un dialogo padre-figlio, sull’arco di tre decenni fra i più drammatici dell’Italia del ventesimo secolo.

Un’intima ininterrotta discussione sui valori etici e sul modo di viverli, alimentata dall’incalzare degli eventi storici e dalle scelti che essi impongono.
Un confronto di generazioni: il padre, grande imprenditore internazionale, personalità di straordinaria levatura intellettuale e morale, ma che ha accettto la partecipazione del paese alla guerra; il figlio che, distrutta dall’ultima guerra l’entusiastica fede giovanile, trova l’unica possibilità di ricostruzione morale nella partecipazione alla lotta partigiana e nell’impegno militante per una società nuova.

Un conflitto teso, difficile, che per la sua schiettezza non può non essere conflittuale, e che però non intacca mai il rispetto di sofferte scelte né l’essenza e la profondità degli affetti.

La curatrice dell’epistolario, figlia e sorella dei due interlocutori e testimone del loro lungo dialogo, accompagna il lettore nella comprensione del comune lessico famigliare.

Alberto e Giovanni Pirelli
Legami e conflitti. Lettere 1931-1965

A cura di Elena Brambilla Pirelli

Edizione Archinto, 2002

Pirelli 1980-1985. Le relazioni industriali. Negoziando l’incertezza

In questo volume Paolo Perulli, ricercatore presso l’Università di Venezia, analizza il caso di ristrutturazione negoziata della Pirelli.

Negli anni ’80, infatti, l’azienda si riorganizza e diversifica, “cambia faccia” (a partire dalla chiusura dello storico stabilimento di Bicocca).
Il sindacato partecipa al processo di cambiamento attraverso un lungo ciclo negoziale, che in questo libro viene ricostruito e “interpretato”.

I risultati forniscono un’anticipazione dei possibili sviluppi delle relazioni industriali nel prossimo futuro.

Pirelli 1980-1985. Le relazioni industriali
Negoziando l’incertezza

Paolo Perulli

Franco Angeli, 1986

In questo volume Paolo Perulli, ricercatore presso l’Università di Venezia, analizza il caso di ristrutturazione negoziata della Pirelli.

Negli anni ’80, infatti, l’azienda si riorganizza e diversifica, “cambia faccia” (a partire dalla chiusura dello storico stabilimento di Bicocca).
Il sindacato partecipa al processo di cambiamento attraverso un lungo ciclo negoziale, che in questo libro viene ricostruito e “interpretato”.

I risultati forniscono un’anticipazione dei possibili sviluppi delle relazioni industriali nel prossimo futuro.

Pirelli 1980-1985. Le relazioni industriali
Negoziando l’incertezza

Paolo Perulli

Franco Angeli, 1986

Sul filo della memoria. Cinquanta anni di Pirelli e dintorni

Gavino Manca ha trascorso la sua vita di lavoro nel Gruppo Pirelli, ricoprendo importanti incarichi nel mondo industriale.

In questo libro accompagna il lettore lungo un cammino di riscoperta e analisi meditata di una stagione di trasformazione, di crescita e di sviluppo dell’imprenditoria italiana che non avrà più uguali: dal Rapporto della Commissione Pirelli, documento eccezionale di cultura industriale, alla crescita internazionale; dalla esasperata conflittualità sindacale alla trasformazione dell’organizzazione produttiva; dall’ombra tragica del terrorismo (di cui Manca fu vittima), all’instancabile lavoro di ricerca e sviluppo di nuovi materiali, nuovi prodotti, nuovi mercati; sino alla riconversione del territorio urbano ridisegnato dal Progetto Bicocca.

“Attraverso le pagine di Manca il lettore è condotto lungo un percorso che lo porta a toccare gli snodi cruciali della nostra storia imprenditoriale, civile e culturale: mai come negli anni vissuti dall’autore l’industria fu centrale, perché da essa si dipartiva un sistema di relazioni decisivo per tanti versanti della sfera pubblica e civile del paese” (Giuseppe Berta). Sul filo della memoria.

Sul filo della memoria. Cinquanta anni di Pirelli e dintorni

Gavino Manca

Egea, 2005

Gavino Manca ha trascorso la sua vita di lavoro nel Gruppo Pirelli, ricoprendo importanti incarichi nel mondo industriale.

In questo libro accompagna il lettore lungo un cammino di riscoperta e analisi meditata di una stagione di trasformazione, di crescita e di sviluppo dell’imprenditoria italiana che non avrà più uguali: dal Rapporto della Commissione Pirelli, documento eccezionale di cultura industriale, alla crescita internazionale; dalla esasperata conflittualità sindacale alla trasformazione dell’organizzazione produttiva; dall’ombra tragica del terrorismo (di cui Manca fu vittima), all’instancabile lavoro di ricerca e sviluppo di nuovi materiali, nuovi prodotti, nuovi mercati; sino alla riconversione del territorio urbano ridisegnato dal Progetto Bicocca.

“Attraverso le pagine di Manca il lettore è condotto lungo un percorso che lo porta a toccare gli snodi cruciali della nostra storia imprenditoriale, civile e culturale: mai come negli anni vissuti dall’autore l’industria fu centrale, perché da essa si dipartiva un sistema di relazioni decisivo per tanti versanti della sfera pubblica e civile del paese” (Giuseppe Berta). Sul filo della memoria.

Sul filo della memoria. Cinquanta anni di Pirelli e dintorni

Gavino Manca

Egea, 2005

Alberto Pirelli. Taccuini 1922/1943

Alberto Pirelli, finchè una paralisi non gli tolse l’uso della mando destra nel 1959, annotò su foglietti volanti, in forma più o meno telegrafica, cose degne di particolare memoria fra quelle ascoltate o da lui stesso dette ( o che si proponeva di dire) in determinate circostanze.

Questi appunti venivano custoditi con cura, da lui o dalle sue segretarie, fino a quando non avessero esaurito la loro funzione di promemoria, dando luogo, secondo i casi, a lettere, relazioni, comunicazioni verbali, etc. Accanto all’annotazione di casuali “interviste” e alla perplessa, e poi allarmata, descrizione di retroscena della nuova politica estera mussoliniana, troviamo anche deliberate “verbalizzazioni” di questo o quell’atteggiamento assunto dall’autore nei confronti del presidente del Consiglio e capo del fascismo ( ad esempio il rifiuto della carica di ministro dell’Economia nazionale nel luglio del ’23).

La quantità e la frequenza degli appunti aumenta nel corso degli anni, fino ad assumere il ritmo di un diario con il precipitare della guerra e della crisi del regime fascista.

Il volume Taccuini 1922/1943 raccoglie tale documentazione a cui sono state aggiunte alcune carte di natura analoga sparse in altre posizione dell’archivio privato di Alberto Pirelli.

Alberto Pirelli. Taccuini 1922/1943

A cura di Donato Barbone

Il Mulino, 1984

Alberto Pirelli, finchè una paralisi non gli tolse l’uso della mando destra nel 1959, annotò su foglietti volanti, in forma più o meno telegrafica, cose degne di particolare memoria fra quelle ascoltate o da lui stesso dette ( o che si proponeva di dire) in determinate circostanze.

Questi appunti venivano custoditi con cura, da lui o dalle sue segretarie, fino a quando non avessero esaurito la loro funzione di promemoria, dando luogo, secondo i casi, a lettere, relazioni, comunicazioni verbali, etc. Accanto all’annotazione di casuali “interviste” e alla perplessa, e poi allarmata, descrizione di retroscena della nuova politica estera mussoliniana, troviamo anche deliberate “verbalizzazioni” di questo o quell’atteggiamento assunto dall’autore nei confronti del presidente del Consiglio e capo del fascismo ( ad esempio il rifiuto della carica di ministro dell’Economia nazionale nel luglio del ’23).

La quantità e la frequenza degli appunti aumenta nel corso degli anni, fino ad assumere il ritmo di un diario con il precipitare della guerra e della crisi del regime fascista.

Il volume Taccuini 1922/1943 raccoglie tale documentazione a cui sono state aggiunte alcune carte di natura analoga sparse in altre posizione dell’archivio privato di Alberto Pirelli.

Alberto Pirelli. Taccuini 1922/1943

A cura di Donato Barbone

Il Mulino, 1984

La Bicocca e il suo territorio. Memoria e progetto

Questo secondo volume della serie di pubblicazioni dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca completa la riflessione avviata con il primo volume uscito nel 2002 (“La nascita di una università nuova: Milano-Bicocca”). “Dal lavoro di fabbrica alla fabbrica del sapere”, (Skira, Milano 2002), approfondendo e ampliando l’analisi del territorio in cui si è inserito il nuovo ateneo e dei rapporti che si vengono instaurando con la nuova realtà istituzionale nel quadro di una più ampia e profonda trasformazione del territorio metropolitano. La curatrice delinea il paesaggio dell’area, prima, durante e dopo il processo di industrializzazione che ne ha caratterizzato l’economia.

La Bicocca e il suo territorio. Memoria e progetto.

A cura di Elena dell’Agnese

Ed. Skira, 2005

Questo secondo volume della serie di pubblicazioni dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca completa la riflessione avviata con il primo volume uscito nel 2002 (“La nascita di una università nuova: Milano-Bicocca”). “Dal lavoro di fabbrica alla fabbrica del sapere”, (Skira, Milano 2002), approfondendo e ampliando l’analisi del territorio in cui si è inserito il nuovo ateneo e dei rapporti che si vengono instaurando con la nuova realtà istituzionale nel quadro di una più ampia e profonda trasformazione del territorio metropolitano. La curatrice delinea il paesaggio dell’area, prima, durante e dopo il processo di industrializzazione che ne ha caratterizzato l’economia.

La Bicocca e il suo territorio. Memoria e progetto.

A cura di Elena dell’Agnese

Ed. Skira, 2005

1872-1972 Cento anni di comunicazione visiva Pirelli

Sfogliando le pagine di questo volume, selezionate da Bob Noorda e illustrate da un ampio saggio critico di Jole de Sanna, si svolge davanti agli occhi del lettore un panorama quasi completo di quella che è stata l’evoluzione della grafica italiana dal 1872 al 1972.

Oltre mezzo migliaio di illustrazioni in cui traspare una linea di sviluppo che non è soltanto quella di un’azienda che pubblicizza i suoi prodotti, ma di un paese e della sua cultura visiva. Dagli annunci dei primi pneumatici per velocipedi alle sofisticate elaborazioni degli anni Cinquanta e Sessanta, è lo standard della qualità ciò che guida la comunicazione Pirelli.

Del resto per la pubblicità Pirelli lavorarono personaggi del calibro di Carboni, Savignac, Castellani, Munari, Armando Testa, Manzi, Engelmann, lo stesso Noorda, Tovaglia, Fletcher: “l’olimpo grafico di quegli anni” (Gillo Dorfles).

1872-1972 Cento anni di comunicazione visiva Pirelli

A cura di Bob Noorda e Vanni Scheiwiller

Libri Scheiwiller, Milano 1990

Sfogliando le pagine di questo volume, selezionate da Bob Noorda e illustrate da un ampio saggio critico di Jole de Sanna, si svolge davanti agli occhi del lettore un panorama quasi completo di quella che è stata l’evoluzione della grafica italiana dal 1872 al 1972.

Oltre mezzo migliaio di illustrazioni in cui traspare una linea di sviluppo che non è soltanto quella di un’azienda che pubblicizza i suoi prodotti, ma di un paese e della sua cultura visiva. Dagli annunci dei primi pneumatici per velocipedi alle sofisticate elaborazioni degli anni Cinquanta e Sessanta, è lo standard della qualità ciò che guida la comunicazione Pirelli.

Del resto per la pubblicità Pirelli lavorarono personaggi del calibro di Carboni, Savignac, Castellani, Munari, Armando Testa, Manzi, Engelmann, lo stesso Noorda, Tovaglia, Fletcher: “l’olimpo grafico di quegli anni” (Gillo Dorfles).

1872-1972 Cento anni di comunicazione visiva Pirelli

A cura di Bob Noorda e Vanni Scheiwiller

Libri Scheiwiller, Milano 1990

Pirelli & C. nel suo cinquantenario. 1872-1922

Il libro, una cui copia originale è conservata presso l’Archivio Storico della Fondazione Pirelli, fu edito in occasione del cinquantenario della Pirelli & C. di cui racconta le origini e il progressivo sviluppo.

La storia parte dall’estate del 1870 quando Giovanni Battista Pirelli, appena laureatosi in ingneneria, ottiene l’assegnazione in una borsa di studio che gli consente di svolgere un viaggio di perfezionamento all’estero. La borsa, assegnata per la Sezione Industriale dell’Istituto Tecnico Superiore di Milano, lo impegnava ad applicarsi principalmente allo studio di un’industria nuova o poco diffusa in Italia.

Ogni ramo d’industria, a quell’epoca, era nuovo o poco diffuso, e Giovanni Battista Pirelli non ha che l’imbarazzo della scelta. Tuttavia, prescelse lo studio della gomma, la quale in Italia non esisteva affatto ed era un’industria appena sorta negli stessi paesi economicamente più progrediti.

Inizia così la storia della Pirelli & C. Durante questo viaggio studio, Giovanni Battista avrebbe tenuto un diario e i suoi scritti sono diventati un libro: “Viaggio di istruzione all’estero. Diario 1870-1871″, curato da Francesca Polese ed edito per Saggi Marsilio nel 2003.

Il libro, una cui copia originale è conservata presso l’Archivio Storico della Fondazione Pirelli, fu edito in occasione del cinquantenario della Pirelli & C. di cui racconta le origini e il progressivo sviluppo.

La storia parte dall’estate del 1870 quando Giovanni Battista Pirelli, appena laureatosi in ingneneria, ottiene l’assegnazione in una borsa di studio che gli consente di svolgere un viaggio di perfezionamento all’estero. La borsa, assegnata per la Sezione Industriale dell’Istituto Tecnico Superiore di Milano, lo impegnava ad applicarsi principalmente allo studio di un’industria nuova o poco diffusa in Italia.

Ogni ramo d’industria, a quell’epoca, era nuovo o poco diffuso, e Giovanni Battista Pirelli non ha che l’imbarazzo della scelta. Tuttavia, prescelse lo studio della gomma, la quale in Italia non esisteva affatto ed era un’industria appena sorta negli stessi paesi economicamente più progrediti.

Inizia così la storia della Pirelli & C. Durante questo viaggio studio, Giovanni Battista avrebbe tenuto un diario e i suoi scritti sono diventati un libro: “Viaggio di istruzione all’estero. Diario 1870-1871″, curato da Francesca Polese ed edito per Saggi Marsilio nel 2003.

Vita di Alberto Pirelli (1882-1971). La politica attraverso l’economia

Entrato in giovane età, con il fratello Piero, nella gestione della Pirelli & C. fondata dal padre Giovan Battista, Alberto Pirelli guiderà per molti anni la società contribuendo fattivamente alla sua grande espansione.

Protagonista di primo piano nella vita economica e politica del suo tempo, la sua intensa attività fu connessa alle due guerre mondiali e alle pressanti vicende politiche e finanziarie che segnarono profondamente quegli anni, e che lo videro raffinato protagonista di respiro internazionale in ambito diplomatico, finanziario e imprenditoriale.

Vita di Alberto Pirelli (1882-1971)
La politica attraverso l’economia

Nicola Tranfaglia

Edizioni Enaudi, 2010

Entrato in giovane età, con il fratello Piero, nella gestione della Pirelli & C. fondata dal padre Giovan Battista, Alberto Pirelli guiderà per molti anni la società contribuendo fattivamente alla sua grande espansione.

Protagonista di primo piano nella vita economica e politica del suo tempo, la sua intensa attività fu connessa alle due guerre mondiali e alle pressanti vicende politiche e finanziarie che segnarono profondamente quegli anni, e che lo videro raffinato protagonista di respiro internazionale in ambito diplomatico, finanziario e imprenditoriale.

Vita di Alberto Pirelli (1882-1971)
La politica attraverso l’economia

Nicola Tranfaglia

Edizioni Enaudi, 2010

Dalla Prima Guerra Mondiale all’autunno caldo

In questo volume Angelo Montenegro segue, per il periodo compreso fra le due guerre, le vicende internazionali dell’azienda, le sue riconversioni, i rapporti con il regime fascista e il ruolo svolto da Alberto Pirelli.

Pietro Anelli e Gabriella Bonvini, invece, esaminano, a partire dal secondo dopoguerra, i problemi inerenti alla ricostruzione post-bellica, le riconversioni, il “boom” economico e la successiva congiuntura negativa nell’ottica particolare delle relazioni sindacali.

Pirelli 1914-1980
Strategia aziendale e relazioni industriali nella storia di una multinazionale
Dalla Prima Guerra Mondiale all’autunno caldo

P. Anelli, G. Bonvini, A. Montenegro

Edizione Franco Angeli, 1985

In questo volume Angelo Montenegro segue, per il periodo compreso fra le due guerre, le vicende internazionali dell’azienda, le sue riconversioni, i rapporti con il regime fascista e il ruolo svolto da Alberto Pirelli.

Pietro Anelli e Gabriella Bonvini, invece, esaminano, a partire dal secondo dopoguerra, i problemi inerenti alla ricostruzione post-bellica, le riconversioni, il “boom” economico e la successiva congiuntura negativa nell’ottica particolare delle relazioni sindacali.

Pirelli 1914-1980
Strategia aziendale e relazioni industriali nella storia di una multinazionale
Dalla Prima Guerra Mondiale all’autunno caldo

P. Anelli, G. Bonvini, A. Montenegro

Edizione Franco Angeli, 1985

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