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Pirelli e il Compasso d’Oro: storie di design

Scorrendo la lista delle imprese vincitrici della prima edizione del Compasso d’Oro (1954), prestigioso premio per il design industriale, accanto ad aziende di arredamento, elettrodomestici, oggetti per lo sport e il tempo libero, compare la Pigomma srl, società dedicata alla produzione di giocattoli, premiata per la scimmietta in gommapiuma Zizì, disegnata da Bruno Munari. Forse è poco noto che, dietro questa piccola società c’è uno dei maggiori gruppi multinazionali italiani: il Gruppo Pirelli. La Pigomma è infatti una delle tante società che compongono la costellazione di aziende e consociate del settore prodotti diversificati del Gruppo Pirelli, primo comparto produttivo della società (quando iniziò negli anni Settanta dell’Ottocento con articoli in gomma tecnici e per il consumo), al quale si affiancarono in seguito il comparto cavi e il comparto pneumatici.

Negli anni d’oro del design industriale in Italia, gli anni in cui nacque e si sviluppò il Premio Compasso d’Oro, il settore prodotti diversificati Pirelli conobbe una crescita esponenziale, giungendo a interessare praticamente ogni comparto industriale, dello sport, del tempo libero, con articoli realizzati in una varietà di materiali sintetici e plastici, oltre che di gomma. A partire dal quel primo riconoscimento ottenuto nel 1954, la storia di Pirelli incrocia quella del Compasso d’Oro numerose volte. Nel 1956 tra i vincitori del premio figura il Cifra 5, orologio elettromeccanico a scatto di cifre disegnato da Gino Valle per la società Solari di Udine. Qualche anno più tardi, nel 1964 – dopo essersi aggiudicata anche un altro Compasso d’Oro, nel 1962, per i teleindicatori per aeroporti e stazioni, sempre disegnati da Valle – la Solari entra a far parte del Settore Prodotti Diversificati della Pirelli, che si estendeva in quegli anni anche all’elettronica e all’elettromeccanica.

In quello stesso 1964 la giuria del Compasso d’Oro premia un importante progetto per Milano: la prima linea metropolitana cittadina, la linea rossa, che collegava Sesto Marelli a Lotto lungo 21 stazioni. Anche Pirelli, e in particolare le aziende consociate del comparto articoli vari, contribuirono alla realizzazione di questo progetto, con diversi prodotti tecnici per scale mobili, impianto di condizionamento e riscaldamento delle stazioni, tubazioni. Ma soprattutto con un prodotto, che caratterizzerà fortemente l’immagine delle stazioni della metropolitana: il pavimento in gomma a bolli, primo caso di utilizzo di rivestimento in gomma tra tutte le metropolitane europee, ancora oggi presente in numerose stazioni. Una componente importante del progetto per l’allestimento e la segnaletica della metropolitana, per il quale furono premiati con il Compasso d’Oro gli architetti Franco Albini e Franca Helg e il grafico Bob Noorda. Tra le motivazioni del premio, proprio “l’organizzazione tecnologica e dimensionale delle superfici interne dei vari ambienti e il contrappunto dei materiali”. Il pavimento a bolli era prodotto dalla Società del Linoleum, consociata della Pirelli attiva dal 1898 e dedicata alla produzione di pavimenti resilienti (pavimenti in gomma Pirelli, in linoleum, in prealino, vinilici rinforzati, moquette) che a partire dal secondo dopoguerra si diffusero presso edifici pubblici e privati, cinema e teatri, navi. Alla Linoleum nasce un’altra storia in qualche modo collegata al Compasso d’Oro. Nel 1929 infatti la società fonda quella che può essere considerata la prima rivista “aziendale” del Gruppo Pirelli: “Edilizia Moderna”. La rivista, dedicata all’architettura e all’arredamento, si pose subito tra le protagoniste del dibattito culturale in campo architettonico e urbanistico, insieme alle più importanti riviste del tempo, “Casabella” e “Domus” (anche grazie al contributo di Leonardo Sinisgalli, a capo della propaganda della Linoleum tra il 1936 e il 1937). Un ruolo portato avanti nel tempo, come dimostra l’assegnazione del Compasso d’Oro del 1967 al numero monografico della rivista dedicato al design e alla professione del designer.

Infine, in questa rassegna dei Compassi d’Oro che in qualche modo “toccano” Pirelli, non possono mancare i premi alla carriera tributati a grandi nomi del design italiano: Giancarlo Iliprandi e Enzo Mari, premiati nel 2011. Alessandro Mendini, premiato nel 2014. Tutti hanno collaborato con Pirelli e con la sua direzione Propaganda, che negli anni Cinquanta e Sessanta è stata una straordinaria fucina di creatività per diverse generazioni di grafici e designer. Nel 1958, Alessandro Mendini, appena laureato, realizza, all’interno dello studio Brunati – Mendini – Villa, alcune pubblicità per i pneumatici Pirelli. Nel 1963 un giovanissimo Enzo Mari progetta il packaging della borsa per acqua caldaAmica”, disegnata da Roberto Menghi. Nei primi anni Sessanta anche Giancarlo Iliprandi si cimenta con la pubblicità di diversi prodotti Pirelli, dai pneumatici per scooter al nastro adesivo prodotto dalla consociata Ades Sint.

La storia di Pirelli e del Compasso d’Oro continua con l’inserimento nell’ADI Design Index della mostra “L’anima di gomma”, già vincitrice del Red Dot Design Award 2013, la candidatura del progetto editoriale “La Pubblicità con la P maiuscola” all’edizione 2020 del Premio Compasso d’Oro e del progetto “Storie del Grattacielo” all’ADI Design Index 2020.

Scorrendo la lista delle imprese vincitrici della prima edizione del Compasso d’Oro (1954), prestigioso premio per il design industriale, accanto ad aziende di arredamento, elettrodomestici, oggetti per lo sport e il tempo libero, compare la Pigomma srl, società dedicata alla produzione di giocattoli, premiata per la scimmietta in gommapiuma Zizì, disegnata da Bruno Munari. Forse è poco noto che, dietro questa piccola società c’è uno dei maggiori gruppi multinazionali italiani: il Gruppo Pirelli. La Pigomma è infatti una delle tante società che compongono la costellazione di aziende e consociate del settore prodotti diversificati del Gruppo Pirelli, primo comparto produttivo della società (quando iniziò negli anni Settanta dell’Ottocento con articoli in gomma tecnici e per il consumo), al quale si affiancarono in seguito il comparto cavi e il comparto pneumatici.

Negli anni d’oro del design industriale in Italia, gli anni in cui nacque e si sviluppò il Premio Compasso d’Oro, il settore prodotti diversificati Pirelli conobbe una crescita esponenziale, giungendo a interessare praticamente ogni comparto industriale, dello sport, del tempo libero, con articoli realizzati in una varietà di materiali sintetici e plastici, oltre che di gomma. A partire dal quel primo riconoscimento ottenuto nel 1954, la storia di Pirelli incrocia quella del Compasso d’Oro numerose volte. Nel 1956 tra i vincitori del premio figura il Cifra 5, orologio elettromeccanico a scatto di cifre disegnato da Gino Valle per la società Solari di Udine. Qualche anno più tardi, nel 1964 – dopo essersi aggiudicata anche un altro Compasso d’Oro, nel 1962, per i teleindicatori per aeroporti e stazioni, sempre disegnati da Valle – la Solari entra a far parte del Settore Prodotti Diversificati della Pirelli, che si estendeva in quegli anni anche all’elettronica e all’elettromeccanica.

In quello stesso 1964 la giuria del Compasso d’Oro premia un importante progetto per Milano: la prima linea metropolitana cittadina, la linea rossa, che collegava Sesto Marelli a Lotto lungo 21 stazioni. Anche Pirelli, e in particolare le aziende consociate del comparto articoli vari, contribuirono alla realizzazione di questo progetto, con diversi prodotti tecnici per scale mobili, impianto di condizionamento e riscaldamento delle stazioni, tubazioni. Ma soprattutto con un prodotto, che caratterizzerà fortemente l’immagine delle stazioni della metropolitana: il pavimento in gomma a bolli, primo caso di utilizzo di rivestimento in gomma tra tutte le metropolitane europee, ancora oggi presente in numerose stazioni. Una componente importante del progetto per l’allestimento e la segnaletica della metropolitana, per il quale furono premiati con il Compasso d’Oro gli architetti Franco Albini e Franca Helg e il grafico Bob Noorda. Tra le motivazioni del premio, proprio “l’organizzazione tecnologica e dimensionale delle superfici interne dei vari ambienti e il contrappunto dei materiali”. Il pavimento a bolli era prodotto dalla Società del Linoleum, consociata della Pirelli attiva dal 1898 e dedicata alla produzione di pavimenti resilienti (pavimenti in gomma Pirelli, in linoleum, in prealino, vinilici rinforzati, moquette) che a partire dal secondo dopoguerra si diffusero presso edifici pubblici e privati, cinema e teatri, navi. Alla Linoleum nasce un’altra storia in qualche modo collegata al Compasso d’Oro. Nel 1929 infatti la società fonda quella che può essere considerata la prima rivista “aziendale” del Gruppo Pirelli: “Edilizia Moderna”. La rivista, dedicata all’architettura e all’arredamento, si pose subito tra le protagoniste del dibattito culturale in campo architettonico e urbanistico, insieme alle più importanti riviste del tempo, “Casabella” e “Domus” (anche grazie al contributo di Leonardo Sinisgalli, a capo della propaganda della Linoleum tra il 1936 e il 1937). Un ruolo portato avanti nel tempo, come dimostra l’assegnazione del Compasso d’Oro del 1967 al numero monografico della rivista dedicato al design e alla professione del designer.

Infine, in questa rassegna dei Compassi d’Oro che in qualche modo “toccano” Pirelli, non possono mancare i premi alla carriera tributati a grandi nomi del design italiano: Giancarlo Iliprandi e Enzo Mari, premiati nel 2011. Alessandro Mendini, premiato nel 2014. Tutti hanno collaborato con Pirelli e con la sua direzione Propaganda, che negli anni Cinquanta e Sessanta è stata una straordinaria fucina di creatività per diverse generazioni di grafici e designer. Nel 1958, Alessandro Mendini, appena laureato, realizza, all’interno dello studio Brunati – Mendini – Villa, alcune pubblicità per i pneumatici Pirelli. Nel 1963 un giovanissimo Enzo Mari progetta il packaging della borsa per acqua caldaAmica”, disegnata da Roberto Menghi. Nei primi anni Sessanta anche Giancarlo Iliprandi si cimenta con la pubblicità di diversi prodotti Pirelli, dai pneumatici per scooter al nastro adesivo prodotto dalla consociata Ades Sint.

La storia di Pirelli e del Compasso d’Oro continua con l’inserimento nell’ADI Design Index della mostra “L’anima di gomma”, già vincitrice del Red Dot Design Award 2013, la candidatura del progetto editoriale “La Pubblicità con la P maiuscola” all’edizione 2020 del Premio Compasso d’Oro e del progetto “Storie del Grattacielo” all’ADI Design Index 2020.

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