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La Bicocca degli Arcimboldi

La Sala delle Dame

La Bicocca degli Arcimboldi

La Sala delle Dame

Benvenuti nel tour virtuale della Bicocca degli Arcimboldi che vi permetterà di conoscere la storia e gli interni di questo meraviglioso edificio rinascimentale, oggi sede di rappresentanza del Gruppo Pirelli. Di seguito alcuni consigli utili per una migliore esperienza di navigazione.

È possibile passeggiare virtualmente tra le stanze muovendosi in ogni direzione, stanza e piano a seconda delle preferenze individuali, utilizzando le frecce visibili sulla schermata principale.

In alto a destra, un’icona fissa vi permetterà di accedere direttamente alle diverse stanze e poter approfondire diversi contenuti che arrichiscono l’esperienza virtuale. L’accesso a questi contenuti avviene tramite il pulsante in basso a destra. Sono state selezionati dalla Fondazione Pirelli documenti e immagini che vi porteranno alla scoperta della storia e del profondo legame con l’azienda.

Il pulsante in basso a sinistra vi accompagnerà invece direttamente nella stanza successiva per una più veloce fruizione della visita.

Buona navigazione,
Lo staff di Fondazione Pirelli

Davanti allo specchio

Le sei dame si occupano della toeletta del mattino della loro Signora. La padrona di casa, forse la moglie di Guido Antonio Arcimboldi di cui però non è stato tramandato il nome, si fa pettinare - o forse cospargere d’olio - il biondo “coazzone”, la tipica treccia alla spagnola molto in voga nell’ultimo quarto del XV secolo, davanti a uno specchio.

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Il gioco della dama

Le damigelle si divertono con un gioco da tavolo che sembrerebbe essere – appunto – quello della dama. Alcune di loro, due delle quali sedute, si sfidano sulla scacchiera mentre altre le osservano. La figura al centro cinge le mani al palo che sostiene il baldacchino, mentre quella accanto guarda fuori scena. Nei due episodi successivi, giunti danneggiati, sono riconoscibili unicamente una tavola apparecchiata e alcune figure femminili in piedi.

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Il risveglio

Due amorini alati discostano i lembi del baldacchino per rivelarci la scena sottostante: due dame sono intente alla preparazione del grande letto nuziale mentre altre due rovistano nel cassettone ai piedi del letto per estrarne un bacile e, forse, uno specchio che serviranno per la toelettatura mattutina della loro Signora. Le donne rappresentate, come avveniva di consueto a quell’epoca, potrebbero essere “ritratti dal vero” tra quelle della famiglia Arcimboldi.

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Taglia e cuci

Sotto il baldacchino cinque dame sono occupate nei lavori di taglio e cucito. Due donne in particolare tagliano con una grande cesoia una lunga stoffa bianca ripiegata su un tavolo da lavoro, altre due - forse in compagnia di una dama più giovane - ricamano e cuciono. Una nana, una figura spesso presente nelle corti delle famiglie nobili e di quelle reali, è intenta ad osservarle. Questa scena, come anche le precedenti, prende vita dietro una recinzione fatta di rami intrecciati e di una siepe grazie a un gioco di piani visivi.

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Una sala tutta al femminile

La “Sala delle Dame” costituisce un rarissimo esempio di rappresentazione della vita femminile in una dimora aristocratica. Si trova nell’area della villa destinata alle donne della famiglia. Le raffigurazioni, originariamente otto, raccontano e celebrano la virtuosa giornata tipica delle dame nel primo Rinascimento. Lo stile richiama (per le acconciature, i cappelli, gli abiti e la grazia delle figure) le opere del pittore umbro Masolino da Panicale. Il ciclo di affreschi potrebbe risalire alla seconda metà del Quattrocento.

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Scene svelate

La sala è ripartita da colonne sovrapposte sormontate da capitelli corinzi che poggiano su alti basamenti. Queste “candelabre” raggiungono un complicato fregio, nel quale - attorno a corone vegetali - s’intrecciano animali fantastici e foglie d’acanto che corrono lungo tutto il soffitto a travi. Osservando gli affreschi si ha l’impressione di trovarsi sotto un portico immaginario. I lembi di tessuto dei padiglioni sono allacciati con dei nastri rossi alla parte superiore delle colonne, svelando così le scene sottostanti. Lo sfondo di tutta la sala, che oggi vira verso il verde, era in realtà originariamente azzurro, colore che si otteneva dalla macinazione del prezioso lapislazzulo. Questa scelta sottolinea, anche dal punto di vista dei materiali, il pregio del ciclo di affreschi.

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Musica in villa

La scena mostra sei dame sotto al baldacchino mentre si esercitano nella musica suonando e cantando. Il momento che segue il risveglio, rappresentato nella scena precedente, è accompagnato dalla musica, elemento molto presente nella vita della nobiltà nel Rinascimento. Tra gli strumenti suonati dalle nobildonne un’arpa e un liuto.

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