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Il design di Roberto Menghi e Pirelli tra i “saperi visibili” della Biennale dei Racconti di Impresa di Bari

Si terrà dal 4 al 28 novembre 2023 presso lo Spazio Murat di Bari la mostra “Saperi visibili: un secolo di oggetti del made in Italy attraverso il packaging” a cura di Chiara Alessi, dedicata al racconto di prodotti d’imprese entrati nell’immaginario degli italiani. L’esposizione, organizzata dal Club delle Imprese per la Cultura di Confindustria Bari e BAT (Barletta Andria Trani), si inserisce nell’ambito della seconda edizione della Biennale dei Racconti di Impresa, manifestazione che racconta il mondo delle imprese dal punto di vista creativo e culturale attraverso la letteratura, il teatro, il cinema e le arti visive, sezione a cui è dedicata l’edizione 2023 della Biennale.

Tra i 20 prodotti selezionati dalla curatrice, anche il canestro in polietilene progettato per Pirelli dall’architetto e designer milanese Roberto Menghi. In mostra anche documentazione pubblicitaria originale dei contenitori prodotti da Pirelli tra gli anni Cinquanta e Sessanta, firmata da maestri del design e della fotografia come Aldo Ballo, Raymon Gfeller, Albe Steiner, e scatti che documentano il “viaggio” di questi oggetti nelle esposizioni di settore, come la Fiera dell’Agricoltura di Verona, e nelle vetrine di negozi storici come Moroni Gomme.

Il canestro di Menghi traduce in oggetto l’innovazione del Made in Italy, nel design del progetto, ma soprattutto nella scelta dei materiali. La scoperta del polipropilene si deve a Giulio Natta, l’unico italiano ad aver mai ottenuto, nel 1963, il  Nobel per la chimica. Alla fine degli anni Trenta Natta viene incaricato da Pirelli,  nell’ambito della Società  Italiana  per  la  Produzione  della  Gomma  Sintetica  SIPGS creata  insieme  all’IRI, di trovare una strada alternativa all’importazione sempre più complessa di gomma naturale dalle piantagioni del Sud America e dell’Estremo Oriente. Nel 1937 Natta si impegna con il suo team nei laboratori di Milano Bicocca per risolvere i problemi legati alla produzione della gomma sintetica e nel 1938 deposita due brevetti per la separazione di butilene e butadiene.

Sono ricerche fondamentali per il brevetto del polipropilene isotattico del 1954, scoperta che contribuisce ad avviare la nuova industria delle materie plastiche e sintetiche; Pirelli, da sempre attenta all’innovazione nei materiali e alle loro applicazioni industriali, dà il via alla produzione di articoli in polipropilene nello stabilimento di Monza. Sul finire del decennio l’architetto Roberto Menghi, che già nel 1956 si era aggiudicato il Premio Compasso d’Oro per il disegno industriale con un secchio in polietilene realizzato dalle Smalterie Meridionali, è chiamato a disegnare nuove linee di prodotto per Pirelli. Con il “canestro” per la benzina, progettato nel 1959, Menghi raggiunge la perfetta combinazione tra funzionalità ed estetica. Un risultato premiato con diversi riconoscimenti, come l’Oscar dell’imballaggio alla Fiera di Padova del 1959 e l’esposizione al MoMA di New York nel 1961.  Oggi, con la Biennale dei Racconti di Impresa, il design di Menghi per Pirelli torna in mostra, a testimoniare che “il buon disegno è quello che nasce per le grandi produzioni di serie dalla più stretta collaborazione tra tecnici di fabbrica e artisti disegnatori specializzati”.

Si terrà dal 4 al 28 novembre 2023 presso lo Spazio Murat di Bari la mostra “Saperi visibili: un secolo di oggetti del made in Italy attraverso il packaging” a cura di Chiara Alessi, dedicata al racconto di prodotti d’imprese entrati nell’immaginario degli italiani. L’esposizione, organizzata dal Club delle Imprese per la Cultura di Confindustria Bari e BAT (Barletta Andria Trani), si inserisce nell’ambito della seconda edizione della Biennale dei Racconti di Impresa, manifestazione che racconta il mondo delle imprese dal punto di vista creativo e culturale attraverso la letteratura, il teatro, il cinema e le arti visive, sezione a cui è dedicata l’edizione 2023 della Biennale.

Tra i 20 prodotti selezionati dalla curatrice, anche il canestro in polietilene progettato per Pirelli dall’architetto e designer milanese Roberto Menghi. In mostra anche documentazione pubblicitaria originale dei contenitori prodotti da Pirelli tra gli anni Cinquanta e Sessanta, firmata da maestri del design e della fotografia come Aldo Ballo, Raymon Gfeller, Albe Steiner, e scatti che documentano il “viaggio” di questi oggetti nelle esposizioni di settore, come la Fiera dell’Agricoltura di Verona, e nelle vetrine di negozi storici come Moroni Gomme.

Il canestro di Menghi traduce in oggetto l’innovazione del Made in Italy, nel design del progetto, ma soprattutto nella scelta dei materiali. La scoperta del polipropilene si deve a Giulio Natta, l’unico italiano ad aver mai ottenuto, nel 1963, il  Nobel per la chimica. Alla fine degli anni Trenta Natta viene incaricato da Pirelli,  nell’ambito della Società  Italiana  per  la  Produzione  della  Gomma  Sintetica  SIPGS creata  insieme  all’IRI, di trovare una strada alternativa all’importazione sempre più complessa di gomma naturale dalle piantagioni del Sud America e dell’Estremo Oriente. Nel 1937 Natta si impegna con il suo team nei laboratori di Milano Bicocca per risolvere i problemi legati alla produzione della gomma sintetica e nel 1938 deposita due brevetti per la separazione di butilene e butadiene.

Sono ricerche fondamentali per il brevetto del polipropilene isotattico del 1954, scoperta che contribuisce ad avviare la nuova industria delle materie plastiche e sintetiche; Pirelli, da sempre attenta all’innovazione nei materiali e alle loro applicazioni industriali, dà il via alla produzione di articoli in polipropilene nello stabilimento di Monza. Sul finire del decennio l’architetto Roberto Menghi, che già nel 1956 si era aggiudicato il Premio Compasso d’Oro per il disegno industriale con un secchio in polietilene realizzato dalle Smalterie Meridionali, è chiamato a disegnare nuove linee di prodotto per Pirelli. Con il “canestro” per la benzina, progettato nel 1959, Menghi raggiunge la perfetta combinazione tra funzionalità ed estetica. Un risultato premiato con diversi riconoscimenti, come l’Oscar dell’imballaggio alla Fiera di Padova del 1959 e l’esposizione al MoMA di New York nel 1961.  Oggi, con la Biennale dei Racconti di Impresa, il design di Menghi per Pirelli torna in mostra, a testimoniare che “il buon disegno è quello che nasce per le grandi produzioni di serie dalla più stretta collaborazione tra tecnici di fabbrica e artisti disegnatori specializzati”.

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