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Lo staff di Fondazione Pirelli
Dal "Sevesetto" al mondo
L’attività pionieristica di Giovanni Battista Pirelli prende avvio con 40 operai e 5 impiegati nella fabbrica milanese del Sevesetto. In soli dieci anni, Pirelli sfila il primato nella fornitura di cavi ai britannici aprendo stabilimenti nelle Americhe, Spagna, Gran Bretagna, Egitto e Oriente. Un’espansione che viene celebrata nel 1922 con l'allestimento del Museo Storico delle Industrie Pirelli” nella Bicocca degli Arcimboldi: materie prime, prodotti, documenti si affiancano a disegni che illustrano la capacità produttiva dell’azienda, gli stabilimenti e l’espansione globale. L’albero dell’internazionalità, in particolare, mostra attraverso le sue ramificazioni come, in pochi anni, Pirelli si sia affermata a livello mondiale.
Un Borgo per i dipendenti
Nel 1920, a partire da una serie di convenzioni tra la Pirelli & C. e l’Istituto Autonomo Case Popolari, che ne risulta fin da subito il proprietario e gestore, viene edificato il Borgo Pirelli, insieme di nuclei abitativi riservati alle maestranze dello stabilimento di Milano Bicocca. Il villaggio è composto da cinque tipologie di abitazioni a due piani, disposte secondo la moda delle “città-giardino” inglesi. Ognuna può ospitare dai due ai quattro alloggi e gode della vicinanza a una palazzina in stile liberty con negozi per le quotidiane necessità. Terminati i lavori nel 1923, il Borgo mostra tutta la sua strategicità: adiacente agli stabilimenti di Pirelli, vicino alla stazione di Greco Milano e ben collegato con il centro della città grazie alla tranvia da e per Cinisello Balsamo.
1947. Un nuovo traguardo
Per celebrare il suo settantacinquesimo anniversario, la Pirelli mette in cantiere varie iniziative. Nel nostro Archivio Storico è conservata una serie di bozzetti di piccolo formato probabilmente commissionati per la realizzazione di una cartolina commemorativa. Alcuni disegni utilizzano l’iconografia della fabbrica, altri vertono sullo sviluppo internazionale o su immagini che richiamano la solidità e la longevità dell’azienda.
Lo Stabilimento di Bicocca nell’immediato dopoguerra
Avviato nel 1909, lo stabilimento Pirelli di Milano Bicocca conosce una rapida espansione, sino a raggiungere, nel secondo dopoguerra, una superficie di 700.000 mq. Nel 1946 viene realizzata una veduta dall’alto dell’insediamento produttivo, ad acquerello e matita, pubblicata quell’anno sul libro scritto da Alberto Pirelli “Vita di un’azienda industriale”. Nel 1947, in occasione delle celebrazioni per i settantacinque anni della Società, la veduta è riprodotta su una litografia stampata dalle industrie Grafiche Pietro Vera di Milano. Non si vede ancora la grande torre di raffreddamento, costruita di lì a poco, nel 1950, che oggi continua a caratterizzare il paesaggio della Bicocca, nel cuore degli Headquarters Pirelli.
Generazione dopo generazione
Nata dall’intuizione di Giovanni Battista Pirelli, che all’età di ventitrè anni decide di portare in Italia un’industria nuova, quella della gomma, la Pirelli conosce un rapido e continuo sviluppo. Alla morte del fondatore, nel 1932, i figli sono pronti a prendere le redini di quello che è ormai un grande Gruppo internazionale: prima Piero (1881-1956), e poi Alberto (1882-1971), che si distingue anche come personalità di rilievo in campo politico-economico. Nel 1965, Alberto lascia il timone del Gruppo al figlio Leopoldo (1925-2007), che guida la Pirelli fino al 1999.
L’archivio privato di Alberto Pirelli
Protagonista di spicco nella vita economica e politica del Paese e del suo tempo (all’ISPI, alla Camera di Commercio Internazionale e nelle Conferenze di Pace di Parigi e Londra, come negoziatore italiano), Alberto Pirelli è stato un grande esperto di economia e finanza mondiale oltre che un grande imprenditore. La documentazione prodotta nello svolgimento dell’importante attività politica e diplomatica è conservata presso la Fondazione Pirelli: lettere, relazioni, memoriali, che testimoniano il servizio reso al Paese e ne tracciano il profilo umano e professionale.
Le 10 regole dell’imprenditore
È il 3 ottobre 1986 quando il Collegio degli Ingegneri di Milano consegna le medaglie d'oro di soci onorari a tre ingegneri distintisi nell'esercizio della loro attività. Tra loro Leopoldo Pirelli, amministratore e vicepresidente della più riconosciuta azienda italiana privata del momento. Durante i ringraziamenti, sintetizza le “10 regole dell’imprenditore”, maturate in oltre 35 anni di esperienza a capo del Gruppo: «Sono convinto che fra i primi compiti dell’imprenditore vi sia la continua cura della preparazione dei quadri futuri, dalla sua successione a quella dei suoi collaboratori più vicini, preoccupandosi che questi a loro volta diano al problema la stessa importanza, e cosi via, giù per la piramide».
La Biblioteca tecnico-scientifica
La biblioteca tecnico-scientifica affonda le sue origini nella scelta del fondatore Giovanni Battista Pirelli di costruire uno “spazio di conoscenza”. Attraverso un lavoro di ricerca iniziato a fine Ottocento e mai interrotto, si è andata costituendo una raccolta, unica al mondo, dedicata alla tecnologia della gomma e dei cavi per energia e telecomunicazioni alla quale ingegneri, scienziati, studiosi sia interni all’azienda sia esterni possono attingere. Oggi la biblioteca è composta da oltre 16.000 volumi, consultabili sull’OPAC-SBN di Regione Lombardia. Tra questi anche copie uniche in Italia, come “India Rubber Journal” e “World Rubber Journal”.