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Lo staff di Fondazione Pirelli
Un esordio "in grande”
È il 1905 quando Luca Comerio, fotografo e pioniere del cinema, ritrae le maestranze Pirelli all’uscita dallo stabilimento di Milano in via Ponte Seveso. Un’immagine che diventerà simbolo dello sviluppo e della solidità dell’azienda, tanto da essere esposta nel padiglione Pirelli all’EXPO di Milano del 1906. Lo scatto, che ha una dimensione di 245 x 150 cm, è stampato su un unico foglio di carta fotografica grazie a un ingranditore solare. I dettagli risultano talmente nitidi da poter distinguere persino le espressioni sui volti degli operai nelle ultime file.
Alla Bicocca per crescere
Nel 1904 Alberto Pirelli scrive al padre Giovanni Battista dagli Stati Uniti d’America: “Sogno di poter costruire dei bei saloni grandi e non dei bugigattoli, di poter aumentare assai la produzione e raggiungere le belle cifre che fanno qui”. Il sogno sta per realizzarsi. Nel 1909 la Pirelli apre infatti un secondo stabilimento in zona Bicocca, oltre a quello di via Ponte Seveso, dove poter compiere un salto dimensionale, realizzando gli ampi spazi preconizzati da Alberto. Lo testimonia la straordinaria serie di fotografie di interni ed esterni dello stabilimento, scattate intorno al 1920 in vista delle celebrazioni del Cinquantenario dell’azienda: numerosi edifici che si affacciano su viali, ampi saloni e magazzini, imponenti macchinari, centinaia di persone al lavoro. La Bicocca è già una città nella città.
Lo stabilimento di Settimo Torinese, una storia d’ innovazione
“Una delle cose da cui uno è maggiormente colpito, entrando nello stabilimento, sono le aiuole e le rose e le ortensie che si trovano un po’ dappertutto. Non è vero che la civiltà delle macchine è nemica della natura”. Così, nel 1958, il periodico “Fatti e Notizie” descrive lo stabilimento Pirelli di Settimo Torinese, entrato in attività nel 1954 per produrre camere d’aria. Oggi il nuovo Polo Industriale alle porte di Torino è uno degli stabilimenti produttivi più avanzati di Pirelli, dal punto di vista tecnologico e di sostenibilità, con i suoi 400 alberi di ciliegio lungo la “spina” centrale - corpo dei servizi di fabbrica - progettata dall’architetto Renzo Piano. Una lunga storia di produzione che continua ancora oggi, immortalata da grandi fotografi internazionali e italiani, come Peter Lindberg, Arno Hammacher e Carlo Furgeri Gilbert.
Il Canto della fabbrica
Nel 2017 Pirelli trasforma il Reparto Confezioni del Polo Industriale di Settimo Torinese in un palcoscenico dove l’Orchestra da Camera Italiana diretta dal Maestro Salvatore Accardo esegue, di fronte a un pubblico di più di 1.000 persone, il concerto «Il Canto della fabbrica», composizione del Maestro Francesco Fiore ispirata ai suoni e ritmi della fabbrica digitale. Il progetto trova anche espressione letteraria in un omonimo volume, edito da Mondadori, che traduce la cultura politecnica dell’azienda con “cultura da ascoltare” e valorizza un corpus iconografico di oltre 120 immagini che ripercorre l’evoluzione dello stabilimento fino a oggi.